Table of Contents Table of Contents
Previous Page  257 / 652 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 257 / 652 Next Page
Page Background

N

ella foto a sznzstra:

particolare della pianta di T orino

delineata da Giovanni Carracha nel 1572.

In primo piano, il Castello

(attuale Palazzo Madama) e la Galleria

che lo univa al Palazzo del Vescovo.

Sopra: incisione in rame

di Antonio Tempesta,

rappresentante l'astensione della

S.

Sindone,

avvenuta il

4

maggio 1613,

presenti Carlo Emanuele I

e San Francesco di Sales

per le manifestazioni ufficiali del Muni–

cipio di Torino.

Se per quanto concerne la remota « Tau–

rasia »,

il

primo insediamento urbano dei

Galli Taurini, dobbiamo, sino ad oggi,

accontentarci di nebulose ipotesi formu–

late da eminenti archeologi, fra cui Er–

manno Ferrero, la struttura topografica

della colonia romana «Julia Augusta

Taurinorum» ci è, viceversa, nota con

esauriente chiarezza. E sappiamo, così,

che

il

suo agglomerato, racchiuso entro

poderose mura, munite di ben trentacin–

que torri, formava un rettangolo, tagliato

perpendicolarmente da due principali ar-

terie: il« Cardo », compreso fra la «Por–

ta Marmorea» e la «Porta Palatina »,

(l'unico accesso conservatoci in tutta la

sua integrità), ed

il

«Decumano », che

dalla «Porta Pretoria» conduceva alla

«Porta Decumana », ossia all'embrione

del nostro Palazzo Madama.

Le quattro porte, con ogni probabilità, '

ripetevano un « modulo» pressochè uni–

forme: si pensi, salvo qualche lieve va–

riante alla «Porta Palatina ». Per la

« Decumana », . in particolare, elaborò

con nitido disegno una «ricostruzione

ideale» Cesare Bertea, che resse la So–

praintendenza ai Monumenti, proprio ne–

gli anni in cui cotesto ufficio aveva sede

nella «Casa dei Secoli». Essa doveva

apparire, così la descrive sinteticamente

Marziano Bernardi (Vedi:

Catalogo del–

la Mostra del Barocco Piemontese,

To–

rino - Giugno Novembre, 1963, voI. I,

capitolo

Le sedi): «fornita d'una salda

cortina a tre ordini architettonici, l'in fe–

riore dotato di quattro fornici per il

passaggio dei ped:ani e dei veicoli, i due

superiori di nove fin estre ed una merla–

tura, e provvista nella parte interna del–

lo «statio» per i soldati di guardia, e

più addietro, del «cavaedium

»

a mag–

gior difesa da eventuali attacchi

».

Scarsissime,

purt~oppo,

oggigiornq, le

reliquie murarie dell'edificio romano al-

39