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« L'unico progetto di grandezza per T orino

è

quello di farne una città manifatturiera, la Lione d'Italia

»,

scriveva la

Gazzetta del Popolo

del

25

giugno 1862.

Nelle fo to in alto: la fabbrica di fiammi feri Dellachà e l'opificio Bona di Caselle. Sotto: lo stabilimento Metzger e la prima industria farmaceutica Schipparelli

fici e, contigue, case di abitazione per operai \vedi

per esempio il numero del 3 maggio 1862 ). Ancor

più esplicito è Alessandro Borella in un articolo pub–

blicato nella « Gazzetta del popolo » del 25 giugno

1862.

È

necessario, egli dice, che Torino pensi a ri–

pa rare alla perdita , « in un tempo più o meno prossi–

mo, dei vantaggi artificiali che le dava il grado di

capitale. Questi erano vantaggi artificiali , e quindi

temporanei ; ora conviene pensare a darlene dei na–

turali e dei permanenti , di quelli cioè che non dipen–

dano più da circostanze politiche, le quali possono

sempre variare, come hanno variato ».

Tuttavia , il Borella pone un problema sul quale si

esprimeranno nei mesi successivi due diverse alterna–

tive. Egli esclude che si possa fare di Torino «una

ci ttà di commercio », perché essa non potrebbe avere

« mai altro commercio che quello della consumazione

locale », in quanto situata ormai in posizione peri–

ferica , fuori dalle vie di comunicazione marittime

e

terrestri veramente importanti per l'Europa. « L'unico

progetto di grandezza e di prosperità che secondo me

sia eseguibile con fiducia di riescita per Torino

è

quello di farne una città manifatturiera , la

Lionne

d'Italia, di che si è già parlato nel Consiglio comunale,

in seguito alla bella relazione del Rorà ».

Espansione industriale

A favore di un 'espansione industriale, ma contro la

esclusione di un avvenire commerciale, è l'« Italie

nouvelle », secondo la quale la posizione della città

18

« au centre de vastes et riches provinces, à proximité

du port de Génes et sur la route de Lyon et de Paris

en font déjà une grande pIace d 'entrepot. Le perce–

ment du Mont-Cenis et l'achèvement du réseau italien

amèneront dans ses murs tout le trafic entre la majeure

partie de la France et l'Orient ». Il giornale patrocina

perciò la costruzione, in primo luogo, di magazzini

generali.

La Commissione istituita

il

22 aprile e nominata il

24 elabora una soluzione complessa, che supera le due

alternative proposte (industria ; commercio), coglien–

done le inevitabili connessioni. Nella sua relazione fi–

nale si ritrovano l'esperienza scientifico-tecnica e l'acu–

me amministrativo dei migliori fra i suoi membri, da–

gli specialisti Menabrea, Sommeiller, Spurgazzi, Rua,

Pecco, al sindaco Luserna, al consigliere Di Cossilla,

agli industriali Tasca e Guillot. Presentata nella se–

duta del Consiglio del 31 maggio 1862, essa mette ve–

ramente a fuoco i dati essenziali del problema: costi

del combustibile e dei trasporti , costi della mano d'o–

pera , costi daziari e tributari , costi e disponibilità del–

l'energia motrice, rapporto fra commercio e depositi

generali , preparazione tecnico-professionale delle mae–

stranze. La Commissione ritiene che

il

Comune abbia

scarse possibilità di influire sul prezzo del combusti–

bile , perché i dazi d 'entrata e i prezzi di trasporto

sulle ferrovie sono già bassi , ma pensa non inutile

un tentativo presso il governo . Esclude l'opportunità

d 'una politica edilizia a vantaggio degli operai , perché

contraria alle concezioni liberistiche e in ogni caso

superiore alle disponibilità finanziarie dell 'amministra–

zione municipale, ma, per concorrere in qualche modo

a ridurre

il

carovita e quindi permettere eventualmente

un minor costo dei salari , consiglia di offrire ai co-

struttori edili un progetto-tipo di casa operaia, stu–

diato appositamente da tecnici spesa ti dal Comune, e

di operare qualche riduzione daziaria sui generi di

consumo più popolare. Inoltre, propone si chiedano

al governo facilitazioni doganali nazionali, equipara–

zione per tutto il regno delle imposte sull'industria,

stabilità delle tariffe, concorso nell'ampliamento dei

docks.

Istruzione tecnica

Più importante e diretta competenza del Consiglio è

considerato il problema delle forze motrici, per il

quale il parere della Commissione, in tutto corrispon–

dente a quello già espresso dal sindaco Luserna

il

22 aprile, è che si debba e possa agire subito, oltre

che per la «ricognizione e rilievo di tutti i salti d 'ac–

qua ancora utilizzabili nella città o nelle sue prime

vicinanze », per allestire derivazioni e accrescimenti

dei canali Michelotti, della Pellerina, della Stura di

Bramafame.

Più ampio, rispetto alle proposte fatte nella seduta

del 22 aprile, è il discorso sull' istruzione tecnica e

professionale.

« Non vuole per certo la nostra Commissione seguire

lo andazzo di bandire la croce addosso all'insegna–

mento classico, a quegli umani studi che dischiusero

in ogni tempo le fonti del bello, e che sarebbe sven–

tura il vedere trascurati; ma non è però men vero

che il solo greco, il solo latino, non bastano a fare

una nazione ricca, forte e potente ». Le scuole mu-