

Ciamarella (m. 3676) e il Rocciamelone (ra. 3537). Segue poi per breve
tratto ad Ovest Nord Ovest fino al colle del Moncenisio (m. 2084).
Non tenendo conto dei minori abbiamo ad Ovest un poderoso contrafforte,
meglio una catena secondaria, dividentesi poi in due presso il suo termine
separante la valle dell’Isère (Tarantasia) da quella dell’Arc (Moriana),
irta di vette eccelse ed ammantata di grandi ghiacciai. Verso l’Italia,
oltre ai minori contrafforti separanti gli affluenti da Sud alla Dora Baltea
dal monte Bianco ad Aosta, segnaleremo lo stupendo gruppo del Gran
Paradiso (m. 4061) che si interpone tra la valle della Dora Baltea e
quella dell’Orco; quello che scendendo anche ad Est dalla Levanna divide
la valle dell’Orco da quella della Stura di Lanzo (Stura settentrionale);
quelli che dividono le tre valli originarie di detta Stura settentrionale;
infine la lunga catena che dal Rocciamelone si spinge a pochi chilometri
da Torino dividendo la valle della Stura settentrionale da quella della
Dora Riparia.
Le
A lp i Cozie,
iniziandosi al gran valico del Cenisio, si spingono fino
al colle della Maddalena alle origini della Stura meridionale o di Cuneo.
Per breve tratto corrono da Sud Sud Ovest fino al colle del Piccolo Mon
cenisio (m. 2184), poi a Sud Sud Est ed a Sud a raggiungere il monte
Ambin (m. 3376) e la Punta Sommeiller: da questa si dirigono sinuose
all’Ovest sino al monte Tabor (m. 3177), poi ad Est Sud Est per il colle-
delle Scale (m. 1760) sino al colle della Grande Hòche (m. 2493); sal
gono poi alle vette del Chaberton (m. 3135) per scendere a Sud Sud Est
al colle del Monginevro (m. 1854) e proseguire ad Est e ad Est Sud Est
alla Merciantaira (m. 3292) ed al colle d’Abries (m. 2650); piegando a
Sud raggiungono il monte Viso (m. 3843), il Chambeyron (m. 3388) e il
colle della Maddalena (m. 1996). Ad Ovest, dal monte Tabor, scende
una lunga costiera che, ripiegandosi poi a Sud, si eccelsa sublime nelle
alte vette delle
A lp i Delfnesi,
e divide la valle dell’Isère e del suo af
fluente il Drac da quella della Durance : un minore contrafforte si stacca
dal monte Viso e divide la valle della Durance da quella dell’Ubaje. Sul
versante italiano abbiamo la lunga costiera ad arco di cerchio che separa
la valle della Dora Riparia da quella del Chisone, poi quelle divisorie tra
il Chisone ed il Pellice, tra il Pellice ed il Po, tra il Po e la Varaita, tra
la Varaita e la Maira : quest’ultima si scinde in due digitazioni, tra cui si
interpone la valle della Grana, infine una costiera separa le valli della
Maira e della Grana da quella della Stura meridionale.
Succedono le
Alpi Marittime
dal colle della Maddalena a quello di
Tenda. Esse descrivono un arco di cerchio di una certa regolarità passando
per l’Enchastraye (m. 2955), il Tinibras (m. 3032), la cima del Mercan-
tour (m. 2775), il monte Clapier (m. 3046) al colle di Tenda (m. 1873);
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PARTE I — DESCRIZIONE TOPOGRAFICA