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PARTE III — GEOLOGIA ECONOMICA
Da Bardonecchia rimonta la valle la rotabile, assai mal tenuta, va
lica il ghiado pericoloso in tempo di grandi acque del torrente Rho,
causa di disastri in vari tempi, e giunge per gli Arnauds al Mélézet
dopo superato il cono di deiezione del pericoloso torrente degli Arnauds.
Oltre il Mélézet (m. 1367) seguendo sempre la
chiusa
della valle si giunge
al piano del Colle (m. 1424); ivi si espande in gran cono di deiezione
prodotto dai due torrenti scendenti dal colle delle Acles e dalla Guglia
del Mezzodì ; ivi ancora scende la via, proveniente dal Delfìnato pel colle
della Scala (de l’Echelle); non sarebbe cosa oltremodo ardua la siste
mazione di una buona mulattiera pel colle delle Acles e pel colle della
Scala, scendenti amendue a Planpinet nella valle della Clairée; dalla
parte di Francia la carrozzabile giunge fino al confine sul colle della
Scala, dalla parte d’Italia la questione si ridurrebbe ad un percorso
di 2 chilometri circa ed a vincere una salita di un 300 metri ; è a no
tarsi che questo colle è molto frequentato quantunque cattivissima sia
la mulattiera ora in attività.
Sopra al piano del Colle segue la valle di
chiusa
per frattura e spo
stamento, molto pittoresca, e la strada appena rotabile sale alle Grangie
di Valle Stretta (m. 1761), fino alla riunione dei due rami di valle
divisi dalla costiera M. Tabor e Rocliers Sérus. Numerosi colli si aprono
verso Savoia e Delfìnato in questi due rami, alcuni appena traversabili
con muli.
Da Oulx la strada internazionale rimonta la valle principale fino a
Cesana, mantenendosi sulla destra, sul versante più declive, essendo già
in valle di interstratificazione, ed in 10 chilometri raggiunge i 1344 metri
di altitudine dai 1080 ai quali trovasi Oulx nella sua parte bassa.
La strada tracciata ad una certa elevazione sul
thaliveg,
in costa, pre
senta qualche pericolo nella sua stabilità per la facile disgregabilità dei
calceschisti su cui posa, per l’attitudine a scivolare delle loro parti su
perficiali inclinanti verso la Dora, per la poca consistenza dei lembi
mo
renici
sui quali in taluni tratti passa la strada, e più ancora pei tri
tumi portati con assai violenza in basso dai torrenti laterali.
A Cesana si apre una terza
chiusa
, molto più breve delle precedenti,
che raggiunge il colle del Monginevro; per essa s’inoltra la via nazio
nale ; la spaccatura di
chiusa
si fa strettissima e si oblitera a valle di
Clavières (m. 1768), laonde che la strada dopo un breve tratto per pendìi
morenici
sulla destra valica la Dora (Piccola Dora) e si svolge in costa
sulle falde calcari ricoperte di grandi colate detritiche del Chaberton,
e perviene all’altipiano del valico a Clavières; il pericolo per questa via
sta nelle valanghe che possono discendere dai ripidi fianchi del Chaberton.
Egli è per questo valico che transitava la via romana alle Gallie, es-