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DELLA PROVINCIA DI TORINO

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giacché non occorre insistere sui gravi inconvenienti che presenta una

linea ferroviaria di tale importanza costrutta con un solo binario e con

una pendenza media di oltre a 24 metri per chilometro, e parziale in

alcuni tratti superiore al 30 per °%o- H distacco del tronco transalpino

dalla linea di fondo di valle convien si trovi più in basso di Bussoleno

per elevare con minor pendenza la ferrovia fino al livello della stazione

di Meana ; ove questo distacco si facesse a S. Antonino la ferrovia senza

bisogno di ponte sulla Dora si innalzerebbe gradatamente al piede dei

monti per buone rocce e terreni sodi all’abitato di Villar Focchiardo da

381 a 437 metri in 4,5 chilometri, pendenza di circa m. 12 per mille;

indi, valicato lo sbocco del Gravio, risalirebbe sul fianco settentrionale

del Truc Focera, poi percorrerebbe la costa salendo gradatamente a Sud

di San Giorio, di Itoncaglie, S. Parnello, Colmussa; potrebbe in trincee

gallerie e viadotti raggiungere l’attuale linea alla stazione di Meana

per rocce solide, terreni fermi, e valicando i torrenti nelle lor parti ri­

strette; il percorso totale da S. Antonino sarebbe di circa 20 chilometri

e la pendenza non supererebbe che di poco il 10 per °%o. Da Meana

potrebbe la linea ferroviaria penetrare nel monte Morone con una gal­

leria in curva e valicare la Dora con un grande viadotto metallico in

corrispondenza del castello di Giaglione, procedere in cornice e salire

gradatamente a San Giovanni, donde si svilupperebbe in curva convessa

all’Ovest per mezzo di una galleria sottopassando in roccia viva al

mo­

renico

ed allo sbocco della Clarea, a raggiungere così una quota di al­

meno 840 metri sotto a Campriond, con uno sviluppo di 12 chilometri;

il che porterebbe la pendenza al 20 per °7o<>. Da Campriond salirebbe

al Rif ove penetrerebbe in galleria per sottopassare alla Galambra in

curva ed a monte di San Colombano e riuscire al piano di Salbertrand

e raggiungere la stazione omonima con circa 10 chilometri di tragitto

ed una pendenza non superiore al 20 per mille. Non è nostro còmpito

creare progetti ferroviarii, ma ci pare che prendendo le mosse da San An­

tonino ed ampliandosi in curve prima passando da Meana a Giaglione

e poi cogli sviluppi in curva agli sbocchi della Clarea e della Galambra

si viene a raggiungere il risultato di diminuire la pendenza alla media

del 15 per mille, non superando mai il 20.

11 tragitto sul versante sinistro della valle da Giaglione a Salbertrand

è incomparabilmente più sicuro e di stabilità, incontestabile a petto del

tragitto sul versante opposto ; le rocce sono salde e non alterate, scarse

le placche

moreniche

o detritiche in genere ; la natura della roccia dà

una maggior resistenza essendovi di caratteri quasi gneissici, e mancano

le fratture e le dislocazioni che si verificarono sul versante destro ; non

essendovi in alto bacini raccoglitori, tranne quelli ampii della Clarea e