Table of Contents Table of Contents
Previous Page  484 / 762 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 484 / 762 Next Page
Page Background

40 0

PARTE III — GEOLOGIA ECONOMICA

sono gli stessi attraversati dalla grande galleria del Fréius; potranno

forse presentare in intercalazione lenti serpentinose, eufotidiche, che ren­

deranno meno facile lo scavo ed anche meno solida la galleria per l’e­

terogeneità di loro massa. Ai calceschisti fanno sèguito, sempre con

inclinazione all’Ovest, calcari

mesozoici,

quelli del Chaberton, bastante­

mente solidi. In corrispondenza probabilmente del valico s’ incontrerà

una spezzatura con spostamento, per la quale ritorneranno a presentarsi

i calceschisti accompagnati superiormente da rocce

paleozoiche

e dalla

riproduzione di una formazione calcareo-gessosa, con carniole, in cui si

troverebbe lo imbocco occidentale; questo risulta dalla successione e

dalla inclinazione superficiale delle formazioni che sono a partire dal

bacino di Cesana: calceschisti fino alla Grangia Gardiola ccn un rive­

stimento di schisti verdi, probabilmente

permiani:

calcari del Chaberton

fino allo sbocco del vallone delle Baisses, il quale corrisponderebbe ester­

namente alla rottura con ispostamento : poi una striscia di calceschisti

o di forme petrografiche dubbiamente

carbonifere

fino al Mont Genèvre :

poi di nuovo la formazione calcarea fino al basso della valle della Clai-

rée-Durance. La presenza della rottura con dislocamento verticale nelle

formazioni inclinate all’Ovest può far prevedere l ’ uscita di acque ab­

bondanti nell’interno della galleria. Notiamo ancora che dette formazioni

non si riproducono esattamente a Sud della

chiusa

del valico del Mon-

ginevro, giacché ivi si presentano grandi masse di serpentina, eufotide

a struttura massiccia, largamente granoso-cristallina, varioliti e certi

agglomerati dioritici, che mancano assolutamente sul fianco Nord della

chiusa;

ciò fa sospettare di una più importante rottura con dislocazione

sull’asse stesso del valico; complicazione anche più formidabile per il

perforamento di una galleria in corrispondenza di essa. Dobbiamo con­

chiudere che le condizioni geologiche sono al valico del Monginevro di

molto inquietanti per la riuscita soddisfacente dell’opera; forse, ove mai

ritornasse in campo l’idea e se ne curasse la traduzione in atto pratico,

sarebbe più prudente spostare l’asse della galleria più al Nord allon­

tanandolo dal percorso della

chiusa

del Monginevro.

Un altro progetto di comunicazione ferroviaria colla valle della Clai-

rée-Durance consiste nel distaccare un tronco ferroviario da Bardonec-

chia, risalire allo sbocco del vallone di Merdovine sul piano inclinato

del cono di deiezione, e procedere in curva fino agli Arnauds, onde evi­

tare, mediante due gallerie in roccia, le conseguenze disastrose del tor­

rente Rho; le due gallerie sono, una breve sotto la torre di Bardonec-

chia, fra i due torrenti nominati, l’altra da Bardonecchia sotto le rocce

della Condamine. I calceschisti perforabili sono assai resistenti. Dagli

Arnauds occorre una nuova falsa galleria sotto il cono di deiezione del