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UN ANNO DI AMMINISTRAZIONE PODESTARILE

369

Tale percentuale assolutamente irrile­

vante avute riguardo all'elevato numero

dei contribuenti tassati, conferma la mitez­

za delle imposizioni e l ’equità della distri­

buzione del carico tributario fra i contri­

buenti.

Infine, per ciò che riguarda residui del

passato, l'Ufficio ha seguite le vicende di

alcune poche liti ancora relative a tasse già

cessate o di prossima cessazione (come

l'imposta di eccedenza a quella sulle indu­

strie) Srnendo dati ed argomenti al consu­

lente del Comune ; e, per ciò che riguarda

l’avvenire, ha avviato studi per il contri­

buto di miglioria, la cui applicazione è già

stata deliberata, e per facilitare l ’assesta­

mento della tassa di occupazione di suolo

pubblico, che è aumentata d’importanza.

Statistica.

D

e m o g r a f i a

Lo sviluppo demografico della città di

Torino nel 1927 è imponente. La popola­

zione presente, o di fatto, compresa la guar­

nigione, che al 31 dicembre 1926 segnava

532.395, raggiunge al 31 dicembre 1927

549.675, con un aumento quindi di 17.280

persone.

» Bisogna però tener presente che nella

popolazione di fatto calcolata al 31 dicem­

bre 1927 furono comprese 8110 persone

iscritte all’anagrafe in occasione del rilascio

della carta d ’identità, ed è quindi logico

ritenere che una parte di esse risiedesse a

Torino anteriormente al 1927.

La popolazione residente o legale, sem­

pre compresa la guarnigione, da 527.395

al 31 dicembre 1926 è salita a 544.675 alla

(ine del 1927.

Dal censimento 1921 e cioè in sei anni e

un mese la popolazione presente è aumen­

tata di 47.401 abitanti, e la residente di

44.852, e cioè dell’8,6 per cento la presen­

te e dell’8,2 per cento la residente.

L’aumento è dovuto alla eccedenza de­

gli immigrati sugli emigrai ; eccedenza che

risulta di 16.158 nel 1927, mentre fu di

13.144 nel 1926 e di 8*23 nel 1925.

La nuzialità nel 1927 è stata di poco in­

feriore al 1926: sono stati contratti 3891

matrimoni, mentre se ne contrassero 3935

nel 1926.

Nel quadriennio precedente alla guerra

si celebravano poco più di 2800 matrimoni

all’anno; negli anni di guerra il loro nu­

mero subì una rapida diminuzione che durò

fino a tutto il 1918.

Il saggio di nuzialità in rapporto alla po­

polazione presente, si aggirava nel perio­

do 1911-1914 intorno al 6,4 per mille; nel

1915 scese a 4,25, e nel 1916 si ebbe il

saggio minimo con 3,39 per mille.

Nel 1919 si verificò una notevole ripresa

nelle celebrazioi .. matrimoni con una

proporzione dell’8,44 per mille; nel 1920

la nuzialità raggiunse il massimo con 11,17

per mille abitanti.

Successivamente pur mantenendosi sem­

pre più alto dell’anteguerra, il saggio di

nuzialità andò diminuendo, scendendo a

10,55 nel 1921, a8 ,64 nel 1922, a 7,98 nel

1923, 7,14 nel 1924, e 7,44 nel 1925. Nel

1926 è stato di 7,39 e nel 1927 di 7,08 per

mille abitanti.

La natalità del 1927 è stata più alta di

quella dell’anno precedente sia in cifra as­

soluta sia in rapporto alla popolazione.

1 nati-vivi furono nel 1927 complessiva­

mente 7141, contro 6772 del 1926; vi è

stato quindi un aumento in cifre assolute

di 369 con conseguente aumento del saggio

di natalità dal 12,7 al 12,9 per mille.

Dal 1923 il saggio di natalità sale con

passo costante e progressivo, tuttavia si

mantiene ancora notevolmente al disotto

della media dei quattro anni che precedet­

tero la guerra, media che si aggirava intor­

no al 17 per mille.

Riguardo al sesso, i nati maschi hanno

una lieve prevalenza sulle femmine.