

VITA CITTADINA
di omaggio accogliamo i rappresentanti di quella Milano
antesignana che abbiamo apprezzato in ogni vicenda.
«Torino
solida e fedele piazzaforte della Rivoluzione,
pro
cede con gagliarda volontà verso il futuro.
•
Gli ospiti potranno valutare quale sia lo sforzo costante
che essa ha compiuto per sollevarsi da decenni di abbandono
e per meritare l'ambitissima definizione del Duce. Le Ca
micie nere della nostra provincia innalzarono i loro gagliar
detti vigiliari a salutare i capi delle falangi fedelissime,
dirette eredi della storica gesta di piazza San Sepolcro.
Gesta abbiamo detto, e tale fu veramente l’adunata di pochi
fedeli intorno al Capo già designato da una comune passione,
di cui Egli solo ha potuto essere, prima che l’interprete
sicuro, il rivelatore.
«I Caduti milanesi per la Rivoluzione — da Aldo Sette
a Grassigli — rappresentano un’epopea che tutto il Fascismo
italiano ha vissuto con infinito orgoglio, con indomita
certezza.
«L ’austera Torino è lieta di accogliere nelle sue mura
romane e sabaude i capi della città del Carroccio. Renden
doci interpreti di questo sentimento, esprimiamo l ’augurio
che i contatti fra gli esponenti della vita politica ed econo
mica delle due città non abbiano a cessare, ma traggano
motivi di continuità per un esame volenteroso dei problemi
comuni.
t Molti ve ne sono sul tappeto e possono esser risolti
soltanto dalla volontà appassionata dei gerarchi che in
questo clima di
alta tensione ideale
non disdegnano certo
di trattare di problemi economici come in altre epoche
avveniva di fare ai saccenti che credevano separate eco
nomia e politica.
«Torino ed il Piemonte possono essere un ottimo
obbiettivo per le correnti turistiche estive ed invernali
della Lombardia.
«Altre iniziative date dal Duce a Torino hanno bisogno
anche dell’appoggio fervido di Milano per essere potenziate
ulteriormente. Noi siamo certi che tutto ciò ven à ponderato
nel clima di cordialità che oggi — da Torino al Campo di
Bardonecchia — accompagnerà i gerarchi milanesi.
«Squillante e limpido salga verso di loro l
'aiolà
delle
nostre Legioni e si proceda quindi, con rinnovato fervore,
nella diuturna fatica.
«Nel nome del Duce >.
Torino ha accolto i rappresentanti del Fascio primoge
nito con schietto entusiasmo e con fraterno cameratismo.
I
gerarchi milanesi hanno raggiunta la nostra Città in
automobile, percorrendo l’autostrada. Al raccordo di Torino
un manipolo di Giovani Fascisti motociclisti ha scortato
il corteo delle gerarchie milanesi, attraverso la Città, fino
alla Casa Littoria, a riceverle, attorno al Segretario federale
erano tutte le gerarchie cittadine, tra le quali S. E. il Pre
fetto, il Podestà, i Vice-podestà, i membri del Direttorio
della Federazione e del Comitato intersindacale.
Dopo un rapido e cordiale scambio di saluti, prima di
iniziare la visita alla sede del Fascismo torinese, i rappre
sentanti del Fascismo milanese hanno reso omaggio alla
lapide che ricorda i Caduti per la Rivoluzione, dinanzi
alla quale hanno deposta una corona d ’alloro con un nastro
recante i colori di Milano e la scritta: «Le Gerarchie del
Fascio primogenito ».
Essi sono stati quindi guidati attraverso i vari uffici
politici ed amministrativi della Federazione, dove hanno
potuto ammirare la perfetta organizzazione dei servizi.
Terminata la visita alla Casa Littoria, le gerarchie mi
lanesi e torinesi si sono recate a Bardonecchia a visitare il
campeggio della Federazione torinese dei Fasci di Com
battimento, dove sono accampati a turno seicento Gio
vani Fascisti.
Ritornati in Città, i gerarchi milanesi hanno ancora
visitata la sede dell’Ente Opere Assistenziali ed hanno
partecipato ad un ricevimento offerto a Palazzo Madama
dal Podestà.
Prima di separarsi i gerarchi hanno inviato a S. E. il
Segretario del Partito il seguente telegramma:
•
Gerarchie milanesi e torinesi hanno tratto dalla visit
alle Istituzioni del Partito ed al campo di Bardonecchia i
motivi ideali per servire sempre più fervidamente il Duce e
la Rivoluzione. Voglia accogliere V. E.
Vaiolà
vibrante
che si è innalzato all’unisono dalla massa dei giovanissimi
e dalle file dei dirigenti veterani ».
S. E. Starace ha espresso il suo fervido plauso alle ge
rarchie delle due Città sorelle n»i seguenti termini:
«Le visite che vi siete scambiate sono una delle più belle
espressioni del cameratismo schietto che regna tra le Ca
micie nere di tutta Italia. Vi ricambio il saluto affettuo
samente >.
T
n
Divisioni, dii ritorno dal campo* >■«>■>*
la rivintadallo autorità
Tre Divisioni militari:
Superga
(di stanza a Torino),
Sforzesca
(di stanza
a
Novara) ed
Assietta
(di stanza ad Asti),
forti di 30.000 baldi e fieri soldati, hanno
sfilato
in
cono
Francia il
22
agosto, di ritorno dalle esercitazioni in
alta
montagna e dai campeggi estivi, dinnanzi
alle autorità
militari e civili, tra un tripudio di bandiere e di musiche
e accolti festosamente dalla cittadinanza assiepata lungo i
controviali del corso