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L E O P E R E P U B B L I C H E I N T O R IN O N E L L ’A N N O X I I

Il

ponte Milla Stara

con un traghetto a barca, donde il nome di «Barca »

alla regione. Il jxmte del 1872 era però un semplice

ponte di legno che nel 1875, all’epoca del suo collaudo,

richiedeva già varie spese per riparazioni.

Fu così che in occasione dell’impianto della linea

tranviaria a vapore Torino-Settimo, sebbene fosse

trascorso assai poco tempo, il ponte venne ricostruito

in ferro con maggiore robustezza II collaudo di

questo secondo ponte ebbe luogo nel dicembre 1883.

Nel 1930 l’Amministrazione comunale decideva

infine di demolire il ponte e di ricostruirlo in cemento

armato con maggiore larghezza e robustezza, adegua­

tamente alle nuove esigenze. I lavori iniziati però

soltanto alla fine del 1932 sono ultimati nell’estate

di quest’anno.

In poco più di mezzo secolo tre ponti si sono così

succeduti attraverso la Stura nella medesima lo­

calità.

Il primo ponte di legno e quello successivo di ferro

sebbene un po' danneggiati dall’impetuosità delle

frequenti piene, resistettero sempre abbastanza bene,

e la causa della loro sostituzione è da ricercarsi nella

insufficiente capacità di sorreggere con sicurezza i pesi

sempre più gravi dei veicoli transitanti sulle strade.

Il primo ponte infatti tu costruito per un compito

assai modesto: si trattava semplicemente di creare

una comunicazione sicura tra Torino e le regioni

rivierasche site a settentrione della Stura in prossi­

mità del suo sbocco nel Po, alle quali si accedeva

allora, come si è detto, mediante un «porto », consi­

stente in una barca, non sempre in attività di fun­

zionamento.

In queste condizioni, già nel 1866 il Consiglio

comunale riconosceva la necessità di provvedere

alla costruzione di un ponte e di una nuova strada

che dipartendosi dal Regio Parco giungesse sulla

sponda sinistra della Stura tra Bertolla e l’Abbadia,

sostituendo l’incomoda e stretta strada delle Madda­

lene e deU’Arrivore che fin allora rappresentava la

migliore via di accesso a quelle località. L ’Ufficio

d’Arte della Città, incaricato degli studi della strada

e del ponte, propose per quest’ultimo tre diversi tipi,

il primo completamente in legno, il secondo con

travate in legno su pile e spalle in muratura ed il

terzo in ferro pure su pile e spalle in muratura.

Esaurite le lunghe discussioni sul tipo da prefe­

rire, discussioni che si prolungarono fino al 1872, la

scelta cadde su quello in legno con pile in muratura,

che consentiva un risparmio di spesa rispetto a quello

in ferro. Economia inutile, come si è visto, perchè

in capo a dieci anni le travate dovettero essere demo­

lite e sostituite con altre in ferro. Comunque il ponte,

costruito nel 73 dall’impresario (iaretto con travate

a traliccio di legno del tipo cosidetto americano,

oltre ad essere sufficiente per le necessità dell’epoca,

costituì allora anche una interessante novità in fatto

di costruzioni del genere.

Pochi anni dopo si cominciò a parlare di istituire

una linea tranviaria da Torino a Settimo, la quale

sarebbe passata per il Regio Parco e l’Abbadia di

Stura ed avrebbe non solo reso un grande benefìcio

a queste regioni ma anche permesso il collegamento

colla linea Settimo-Rivarolo, già in esercizio. Per

l’istituzione di questa tranvia si riaffacciò la que­

ll