

LE OPERE PUBBLICHE IN TORINO NELL'ANNO X I I
tanto che dovettero essere esplose oltre mille cariche
di mina nell’interno dei cassoni stessi.
La profondità delle fondazioni è tale che si hanno
le massime garanzie contro gli scalzamenti prodotti
dai vortici rapidissimi e profondi che nelle piene si
formano contro le pile.
La platea stradale è larga 20 metri, ripartiti in
15 metri di carreggiata e 5 metri di marciapiede
(2,50 per parte). Le cinque luci del ponte misurano
lunghezze diverse, derivanti da convenienze statiche
connesse col sistema a «cantilever» adottato; la
maggiore, che è la centrale, è di metri 28,90 tra i
fili delle pile, le minori sono quelle di estremità con
metri 23,60 misurati nello stesso modo. Il ponte è
lungo in totale 153 metri, ai pilastrini di estremità.
Questi pilastrini, come pure quelli intermedi, sono
in pietra proveniente dalle cave di Finale Ligure.
Della stessa pietra sono il cornicione, i rostri delle
pile, i cappelli dei rostri, i rivestimenti dei muri di
risvolto fino al piano d’imposta, le nicchie sopra
stanti i rostri. Le restanti parti delle fronti e dei
muri di risvolto sono ultimate con un intonaco
ruvido a cemento speciale. Le superfirì delle pile e
delle spalle sottostanti al ponte, le quali vengono a
contatto coll’acqua, sono intonacate liscie. Nelle
nicchie sopra le pile sono collocati 8 fasci littori in
ghisa. La superficie stradale è costituita da un lastri
cato di piccoli prismi di sienite; i marciapiedi sono
in mattonelle di asfalto.
Sotto ai marciapiedi corrono due ampi cunicoli
per il passaggio delle condutture dei pubblici servizi
(gas, acqua, luce, forza, ecc.). L'illuminazione è
ottenuta per mezzo di 12 colonne infisse nei pilastrini
di pietra, portanti 24 lampade complessivamente.
Il procedimento di esecuzione del ponte è stato
studiato e realizzato in modo da non interrompere
il traffico e pertanto i lavori si sono svolti nel modo
seguente:
Tenuto conto che il vecchio ponte in ferro da
demolirsi era largo solo 8 metri (mentre quello nuovo
è largo m. 20) e che i detti 8 metri si sovrapponevano
ad una metà del costruendo ponte, si eseguì dapprima
l’altra metà del ponte (lato valle), larga m. io, di
fianco al ponte di ferro. Ultimata questa metà e
aperta al transito, si demolì il ponte in ferro esistente
a lato, e si costruì la seconda metà del ponte nuovo,
larga pure 10 metri (lato monte). Le due metà del
ponte combaciano lungo l ’asse mediano per mezzo
di un giunto longitudinale. Tale procedimento, se
ha protratto la durata dei lavori a quasi due anni,
ha però permesso di ricostruire il ponte nel medesimo
sito senza interrompere il transito neppure per un
minuto.
Il costo dell’opera è risultato di circa L . . ^ - .000.