

V I T A C I T T A D I N A
L’ In iz io del nuovo anno scolastico celebralo
con solenne rito da settemila studenti
Il 21 ottobri', gli studenti dello Scuole medie di Torino
hanno celebrato con solenne rito l'inizio del nuovo anno
scolastico. Oltre settemila giovani — tutti in divisa di Ballila,
Avanguardisti. Piccole e Giovani Italiane — si sono riuniti
nella Casa del Balilla in piazza Bernini alla presenza di
tutte le autorità cittadine, per la Messa al campo.
Terminato il rito il Provveditore agli studi prof. Riinon-
dini, salito su un palco ha illustrato brevemente e felice
mente il significato della funzione voluta dal Governo
Fascista per propiziare con rito di fede e di spirituale Ik-
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lezza l'inizio dei corsi scolastici affinché essi siano pro
fittevoli alla mente e al cuore di tutti gli studenti.
Le scolaresche, in ordinato corteo, hanno raggiunto
il Tempio della Gran Madre di l>io, dove hanno deposto
una corona di alloro nell’Ossario dei Caduti in guerra.
Reso omaggio alla sacra memoria ilei valorosi, morti
per la Patria, gli studenti si sono retati alla Casa Littoria
dove deposero una seconda corona dinnanzi alla lapide che
ricorda i Martiri della Rivoluzione.
L'Inaugurazione dell* XI Congresso Nazionale
di medicina del lavoro
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2y ottobre, nell’aula magna della Regia Università,
alla presenza delle più alte autorità cittadine e dei rappre
sentanti di numerosi Enti culturali, di previdenza, ed indu
striali. S. E. Arcangeli, Sottosegretario al Ministero delle
Finanze ha solennemente inaugurato l’X l Congresso Nazio
nale di medicina del lavoro.
Dopo brevi parole del sen. prof. Devoto, di Milano,
che ha illustrato le finalità del Congresso, si è alzato a par
lare il prof. Quarelli che, ringraziato S. E. Arcangeli pii suo
intervento, ha ricordato il Congresso di medicina del lavoro
che, presieduto dal compianto prof. Camillo Bozzolo, ebbi-
luogo venti anni or sono a Torino; ha enumerato i progressi
compiuti da questa nuova disciplina nel volgere degli ultimi
dieci anni, sotto l’egida del Governo fascista, e che per
volere del Duce sono culminati nella promulgazione della
legge per l’assicurazione contro le malattie professionali.
L ’oratore ha quindi pregato S. E. Arcangeli di portare al
Duce il riconoscente e reverente saluto di tutti i congressisti.
Il Podestà ha porto il saluto della Città pronunciando
le seguenti parole:
«La civica Amministrazione si è vivamente compia
ciuta che le celebrazioni e manifestazioni indette fra le sue
mura per l’anno XIII dell’era fascista, prima ancora che
colle solite festose riunioni artistiche, culturali e sportive,
avessero da iniziarsi con una adunata ili scienziati conve
nuti a congresso qui a Torino per esaminare e vagliare i
problemi della medicina del lavoro.
«È questa una attestazione, non solo di quel fervore
di opere che nella ognor più rigogliosa restaurazione fascista
di tutte le forze e di tutti i valori nazionali pervade ogni
campo, alimenta e vivifica ogni energia sia spirituale che
materiale, ma anche di quanto sia vigile il Regime per i
problemi del lavoro e quale posto di primo piano venga ad
essi attribuito.
• Vi ringrazio per aver accolto l’invito che vi è stato
rivolto e ringrazio in particolar modo il vostro Presidente
prof. Quarelli, al quale desidero attestare pubblicamente un
sentito plauso per l’appassionato fervore che da anni egli
dedica allo studio delle malattie del lavoro.
«Altri dirà con maggior competenza della peculiare
importanza della vostra nunione e delle finalità specifiche
che essa si propone: desidero tuttavia esternare la viva sod
disfazione di Torino per essere stata designata a sede del
Congresso; designazione in cui la Podesteria ravvisa un
lusinghiero riconoscimento del vivo e fattivo interesse che
da tempo essa porta alla vostra disciplina.
• Già fin dal 1911. quando lo studio delle malattie pro
fessionali era ancora ai suoi inizi. Tonno sollecitò ed ottenne
di ospitare il
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Congresso Nazionale per le malattie del
lavoro e patrocinò caldamente l'attuazione.
>•L'alto interesse della disciplina fu da allora sempre
presente alla civica Amministrazione che da molti anni
sovvenziona la Clinica delle malattie professionali istituita
presso l'Ospedale Maggiore della Città.
«Torino, città eminentemente industriale, con una im
ponente massa di lavoratori ili ogni genere di industrie,
doveva necessariamente e particolarmente curare che nel
pubblico interesse fosse approfondito ed organizzato su basi
adeguate e stabili lo studio delle malattie del lavoro, e fossero
apprestati idonei mezzi per prevenirle, alleviarle e sanarle.
«Si* ogni sofferente deve essere oggetto delle sollecitu
dini della scienza, ne è particolarmente degno e meritevole
colui che lavora e che per il suo lavoro pone a rischio la sua
incolumità tisica e la sua salute.
«Nel quadro magnifico delle provvidenze statali per
l'assistenza del lavoratore tiene infatti precipuo posto la
profilassi e la cura delle malattie professionali.
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Governo
Fascista nella Carta del Lavoro ha affermata la promessa
della assicurazione obbligatoria contro le malattie profes
sionali. e nel i<)2<>ha promulgata la Legge andata in vigore
il i° luglio ili quest'anno. È questo dunque il i° Congresso
che ha luogo dopo l'andata in vigore della Legge, e che
assume perciò altissima importanza.
•
La presenza del rappresentante del Governo S. E.
cangeli, cui jx>rgo il deferente saluto e l'ornaggio devoto
di Torino, nonché quella dei Camerati rappresentanti il
Ministero delle Corporazioni e delle Confederazioni Sinda
cali ci dicono con quale alto interesse e consenso il Governo
Fascista seguirà i vostri lavori.
«La Podesteria si compiace pertanto vivamente che
il vasto campo di questa nuova disciplina abbia ad illumi
narsi ili nuova luce da Torino, e formula l’augurio che le
elevate discussioni del Congresso abbiano a sortire il più
confortevole e pratico successo a beneficio di chi soffre in
conseguenza di un fattore cosi nobile e fondamentale della
vita e della potenza della Nazione, quale é il Lavoro».
I
>opobrevi parole del prof. Maggiora per la nostra Facoltà
ili medicina. S. E. Arcangeli ha pronunciato il discorso
inaugurale.
La prima comunicazione é stata tenuta dall'on. prof. Ni
cola Castellino, direttore della Regia Clinica del Lavoro di
Napoli, il quale ha svolta una ciotta relazione sul tema:
« il lavoro sul mare ».
II
prof. Gustavo Quarelli, direttore della Clinica delle
malattie del lavoro di Torino, ha trattato del «Lavoro sul
mare e sulle acque interne », questione che la Società ita
liana di Medicina del Lavoro ha voluto fosse ripresa nel
Congresso nazionale di Torino.
Le due dotte relazioni sono state accolte da vivissimi
consensi da parte dell attento uditorio.
Nel pomeriggio il Podestà ha offerto a Palazzo Madama
un ricevimento ai Congressisti.
L’inauffurazione d e ll’anno g iu rid ico
a lla Corte d ’ Appe llo
Secondo le nuove disposizioni governative è stato solen
nemente inaugurato, il 29 ottobre, con l'inizio dell'anno
fascista, l'anno giuridico alla Corte d’Appello.
Erano presenti tutti i Magistrati, le autorità civili e
militari e le Gerarchie fasciste.
Il discorso inaugurale é stato tenuto dall’Avvocato ge
nerale comm. Raviola, il quale ha esordito ricordando il
fausto evento che ha allietata la Casa Sabauda ed ha illu
strato l'alto significato del provvedimento che ha fatto
coincidere l'inizio dell'anno giuridico coi giorni che ricor
dano al mondo l'avvento del Fascismo, restauratore della
nostra Patria. Con una lucida e densa dissertazione l'ora
tore ha (lassato quindi in rassegna la vita giudiziaria nel
distretto di Tonno durante l'anno decorso.
Il
Primo Presidente della Corte d ’Appello ha qui
aperto nel nome di S. M. il Re il nuovo anno giundico.
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