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• b am b in i a l te a t r a V in a r ia
II. NATAL E D E L DUC E
L A G I O R N A T A D E L L A
MAD R E E D E L FANC IULLO
C
on grande solennità è stato celebrato il 24 di
cembre il
Salale del Duce,
data che S. E. il
Capo del Governo ha voluto dedicare alla Madre
ed al Fanciullo per esaltare la santità della famiglia.
La cerimonia solenne ed insieme festosa ha avuto
luogo al Teatro Vittorio Emanuele gremito, nella
platea, di mamme, spose, bambini in attesa di rice
vere i premi di nuzialità, di natalità o di allevamento
igienico loro destinati.
Sul palcoscenico avevano preso posto attorno a
S. E. il Prefetto ed al Podestà le più alte personalità
dello Stato, del Partito e dell’Esercito, ricevute dai
comm. avv. Orazio Quaglia, l*reside della Provincia
e [‘residente della Federazione l*rovinciale dell’Opera
Maternità ed Infanzia e dal Vice-Podestà comm. avv.
(ìianolio Presidente del Comitato torinese dell’Opera.
Nelle gallerie erano le rappresentanze delle Asso-
ciazioni fasciste e patriottiche e numerosissimo pub
blico.
La cerimonia ha avuto inizio con un fervido e
nobile discorso delTavv. Quaglia, il quale con squi
sita sensibilità d ’animo ha spiegato il significato
della celebrazione ed ha ricordato come la maternità
e l’infanzia con il Regime fascista abbiano avuto in
Italia la loro consacrazione nazionale, anzi la loro
mistica perchè la nascita, ritenuta prima della Marcia
su Roma come un fatto di natura familiare, è ora
considerata come un fatto di portata e di significa
zione nazionale. A questa concezione si è potuto
pervenire solo quando il Duce ha dato al popolo
italiano una coscienza viva della continuità della
stirpe. La nostra esistenza infatti non deve essere
considerata che come un anello di quella catena che
salda le generazioni passate con quelle future.
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Regime ha dato alla donna la sua vera dignità
politica e sociale. Mentre negli altri Paesi, infatti,
le donne cercano l'affermazione di questa loro dignità
attraverso la puerile rivendicazione del voto e la
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