

Il poeta del sorrìso
GIUSEPPE GRASSIS
MINIATORE
N‘
Tel tramonto azzurro e sconsolato m’ero assorto
in una lettura di quelle che dànno la gioia del
pensiero e il diritto alla vita.
Antico libro:
I l Vangelo iella Pittura
di Enrico
Thovez. A un certo tratto, illustrando le miniature
scomparse nel furibondo incendio alla Biblioteca Na
zionale di Torino, 26 gennaio 1904, esclama: «Se
l’arte della miniatura fosse conosciuta amie merita,
la storia delTArte sarebbe da rifare >.
Dopo trent’anni di studio dedicati all'Arte, trovo
in questa frase la sola, plausibile scusa alla mia
ignoranza. Il
Libro ielle Ore i i Giovanni Duca i i
Berry
è infatti un breve e meraviglioso episodio di
una storia millenaria, quella della miniatura che
merita ancora lunghissimi studi
Altre Arti, le maggiori, si trascinano sulla bocca
della mediocrità boriosa con qualche nome immor
tale. La solita vernice della cultura: il Greco e
ituDens, Micnfangiflio
t
i moretto, u catteoraic
di Reàns od il chiostro di Monreale, l'incompiuta e
l’Eroica. La miniatura, questa, no! È uno stadio
ben p ii faticoso.
Saper quindi confessare lo spavento dd non sa*
poto è già «a
mea culpa
di stndionL Con questa
confusione lai accingo ad una piccola monografia dd-
l’Arte di fiinaepps Grasrisminiatore torinese vivente.
Nell'Arte die è regione di tutta k saa modesta
ed onmta vita la precedono i secoli, aari parecchi
milieaat di memrifiori capilarari; gii Egizi isto
riando il papiro ed i Micenei decorando i bei vasi
di vetro e d’argilla sono gli antesignani di questa
disciplina che i Greci conobbero e da noi gli Apuli,
i Campani infallibili miniatori dagli invisibili tratti
di quasi invisibili pennelli Dopo le preziose eserci
tazioni bisantine del quinto secolo e quelle islamite
dd nono, la miniature si (Monde in Francia, nella
Brittania e Scandinavia durante il decimo secolo.
Gli Italiani nd XII e poi tutta Europa nel XIV
conobbero questa gioconda pazienza fratesca che si
appartò in celebri conventi come quello dd Monte
Athos 0 fiorirono in vaste regioni luminose come la
Persia. Grandi nomi fantasiosi di Djahangir, Mani,
Behzadè, che d riconducono ad una plaga dove tra
le rose strisciano lente le tigri e le donne dalle lunghe
ciglia siedono a tramare i lussuosi tappeti cantando
le strale di Api»!
Ci sarebbe da dimenticare il cimpito prefisso e
riempire
e pagine di entusiasmo aBa Pierre
Lori.
In Italia la mimatura è dd tempi deU’Aagehco
quasi contemporanea a quella di Brajgia, ma cede
tosto alle trascendenti distese di
e ratte in
cui il genio italiano esplode dai miracoli di Masaccio,
agli uragani di Mkhdangiok), J k glorie di Padre
fV fm r.
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Il Seicento ed il Settecento san n o i secoli dd
ritratto miniato; alenai noari 1
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