

L ’INA UG l RAZIONE DELLA I I I MOSTRA NAZIONALE DELLA MODA
lata di modelli e rappresentazione di arte varia si è
conclusa con canti e danze folcloristiche.
Il bilancio consuntivo della III Mostra risulta
attraverso gli elementi statistici quanto mai lusin
ghiero. Sulle Mostre passate, questa 111 Mostra
ha segnato un reale progresso, sentito da tutti i
visitatori e segnalato da tutte le cronache. Mai come
questa volta le gallerie e le sale del palazzo sono
apparse animate da quella festosa vivacità che carat
terizza la vita fugace delle esposizioni. Occupati tutti
i chioschi, tutte le vetrine, tutti gli stalli, intonata
ogni decorazione a principi di equilibrato gusto,
solerte ogni espositore nel portare alla Mostra il
contributo della più entusiastica collaborazione, per
fetto, insomma, l’accordo di tutte le forze, il risultato
ha potuto essere compiuto e attivo.
L ’aumento nel numero degli espositori saliti da
300 a 547, il notevolissimo aumento giornaliero dei
visitatori, e l’aumentata percentuale di quelli pro
venienti da oltre 200 chilometri, costituiscono gli
indici migliori del successo che la manifestazione ha
riportato.
Numerosissime sono state le visite di tecnici pro
venienti dall’estero. La comitiva di sarte svizzere
giunta nell’ultima giornata di apertura era stata
preceduta dalla visita di numerose sarte italiane
lavoranti all’estero e da due titolari di Case parigine.
Numerosi gli acquisti di tessuti ed abiti fatti da
stranieri che in alcuni casi si sono riservata l’esclu
siva del prodotto acquistato.
Oltre alle benevole espressioni avute al termine
della visita ed a quelle contenute nel telegramma
subito dopo inviato al Presidente dell’Ente S. M. la
Regina ha voluto compiacersi rispondere nei termini
seguenti al telegramma di chiusura indirizzatole:
«Sen. Conte
T
haon
D
i
R
e v e l
Presidente Ente
«Moda - Torino
« Ringrazio di cuore del pensiero a me rivolto al
«chiudersi della III Mostra Nazionale della Moda
«che per il volonteroso concorso della industria, del
«commercio e dell’artigianato ha aperto un profondo
«fruttifero solco nel campo dell'economia nazionale ».