

dell’ acciaio. L ’Arsenale allora non funzio
nò più come fonderia da cannoni, e si lavo
rò invece il materiale fornito dall'industria
privata, mentre i forni seguitarono per la
fondita dei pezzi da macchinario, e come
fonderia artistica.
Molti monumenti in bronzo sono usciti
dai locali di corso Re Umberto, fra gli altri
quello all'esploratore artico Bottego e per
ultimo « 11 Cavaliere » di piazza Castello.
Merita poi speciale cenno, prima di chiude
re le rievocazioni suU’ Arsenale, che scom
pare, il fatto che coi forni elettrici inventati
dal maggiore Stassano, sono stati fusi i pn
mi proiettili d'acciaio.
Dell'inestetica ma gloriosa mole del la
boratorio di guerra non rimarrà dunque che
il ricordo nel cuore dei vecchi torinesi, fra
breve oltre all’ imponente stabile che co
struirà 1’ « Istituto per le Case Economiche »
altri nuovi lussuosi palazzi verranno ad al
linearsi sul corso Re Umberto a completare
la Torino dei nostri tempi.