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L 'artivo

di

Gianduia c Giatometta «.olla vettura di Negri — I l c a r r o t r i o n f a l e

d i

G i a n d u i a

Giornate carnevalesche torinesi

Nonostante la rigida stagione, Torino ha

voluto anche quest’ anno pagare il generoso

tributo alla gioconda tradizione dei carne­

vali allegorici e patriottici, richiamati in vi­

ta per iniziativa della benemerita « Famija

Turineisa », sempre pronta a far miracoli

di attività e di organizzazione quando si trat­

ti di rimettere sul piedestallo, sia pur per

pochi giorni, il rubicondo Gianduja, sem­

pre giovane e fresco a dispetto dei parec­

chi decenni che gli pesano sul settecente­

sco tricorno.

E’ noto che questa scaltra, onestissima,

simpatica maschera fu il simbolo non solo

della nostra città, ma del Piemonte intero,

fin da quando mandar sospiri a Gianduja,

significava, da parte delle altre regioni

d'Italia, anelare all’ unificazione della Pa­

tria.

Anche quest'anno la finzione carnevale­

sca ha raccolto intorno all’ arguta e tenace

personificazione della terra subalpina i rap­

presentanti di tutte le Regioni : dalla Lom­

bardia alla Calabria, dal Veneto alla Sar­

degna.

Si compose, così, un interminabile cor­

teo d'onore che, tra uno sfoggio di costumi

fantasiosi, scelti con gusto e dignità, si re­

cò nel pomeriggio di giovedì glasso ad in­

contrare Gianduja nel suo ipotetico arrivo

in idroplano sulle rive del Po.

Giornata di sole fulgido, che valse a mi­

tigare in parte la bassissima temperatura.

Affollate le vie e le piazze dal corso Mon-

calieri al Palazzo Reale, prima tappa del

corteo, che, quale suo atto iniziale, si reca­

va a rendere omaggio a S. A . R. il Princi­

pe Umberto di Piemonte. Questi, ricevè af­

fabilmente il Comitato promotore della

mascherata, e Gianduja esternò al Principe

Ereditario i sentimenti affettuosi della fe­

dele Torino alla Dinastia Sabauda, la crea­

trice sapiente e gloriosa delle fortune

d ’ Italia.

11 corteo si recò quindi nella Casa del

Governo dove S. E. il Prefetto Maggioni,

rispondendo alle parole di saluto e di osse­

quio rivoltegli dalle rappresentanze regio­

nali, dichiarò, come la bella dimostrazio­

ne abbia saputo elevare una festa di carne-