

Si riferisce al secondo gruppo il provvedi
mento che prevede il trasporto del capolinea
N. 11 da corso Buenos Ayres a via G. Dina.
Attualmente il gruppo di case economiche del
Municipio e quello costruito dalla Società Fiat
per i suoi dipendenti, venivano a trovarsi un
po' isolati dal servizio tranviario urbano in quan
to il capolinea in corso Buenos Ayres della li
nea N. Il dista dal centro di queste nuove co
struzioni di alcune centinaia di metri.
Le comunicazioni erano assicurate dalla tran
via interurbana di Stupinigi e di Orbassano, ma
questo servizio interurbano non dava per le sue
naturali caratteristiche il mezzo economico
e
rapido e frequente di comunicazione quale in
vece è possibile con un servizio tranviario ur
bano. Ed è perciò che il Podestà, accogliendo i
voti della numerosa popolazione residente in
tale regione, ha deliberato di prolungare la li
nea N. Il, che ha il suo capolinea alla stazio
ne di Porta Nuova, sino alla via Giacomo Dina,
nei pressi cioè della zona interessata.
Coll*attuazione del piano regolatore in Va l
San Martiry» e con la sistemazione del piazzale
ex barriera di Casale, deliberata daH'Ammini-
strazione allo scopo di rispondere agli impellen
ti bisogni della viabilità in una zona del territo
rio urbano che ha preso, specialmente in questi
ultimi anni, un notevole svi’uppo edilizio,
l'Azienda Tranvie ha prospettato, ed il Podestà
ha approvato, la sistemazione dei binari della
linea N. 3 in corso Gabetti ed il prolungamento
della stessa linea pel corso Quintino Sella sino
alla piazza Toselli, corso che è tracciato alle
falde della nostra collina e sul quale prospet
tano numerose costruzioni edilizie.
All'attuale capolinea della linea N. 3 giun
gerà la linea N. 17 (Ospedale Amedeo di Sa
voia, corso Casale), linea che attualmente fa ca
po all’ex Barriera di Casale.
Infine il Podestà ha approvato il prolunga
mento della linea N . 13 sbarrata (Valsalice-
Martinetto) sino all'Ospedale Amedeo di Sa
voia per le malattie infettive, in corso Alta-
comba.
Il
provvedimento è determinato dalla oppor
tunità di servire in modo più rispondente
l’Ospedale, e di migliorare le comunicazioni
tranviarie dei centri popolosi formatisi attorno
alle borgate di Lucente e della Ceronda.