

mo, il quale, nella sua semplicità, vale a
dimostrare come la «Wamar » , da mode
stissime origini, sia riuscita in brevissimo
tempo e con ritmo costante e sicuro a com
piere un vero prodigio.
Come fu esso possibile?
Non ce ne saremmo reso conto se non
avessimo vissuto per alcuni giorni la vita
dell’Azienda, visitando lo stabilimento,
soffermandoci ad ammirare per lunghe ore
i vari « reparti » dove le macchine perfette
compiono, ininterrottamente, il loro ritmico
lavoro, e studiando da vicino la sua orga
nizzazione commerciale moderna e di lar
ghissime vedute.
La Fabbrica della « Wamar » non va con
fusa con le molte che di fabbrica portano
solo il nome ; infatti quale confronto si può
fare tra un antro buio, dove quasi tutto il
ciclo di lavorazione si compie manualmen-