

La Crociata cont ro la t u b e r c o l o s i
La presidenza del Comitato alla Duchessa di Pistoia
Il 14 marzo 1929 il Podestà, dottor
Thaon di Revel, ricevette solennemente in
Municipio i Comitati della
Crociata contro
la tubercolosi,
nella stessa « Sala delle Con
gregazioni » in cui, il 4 luglio 1913, ven
nero, dal Sindaco conte Teofilo Rossi di
Montelera convocate le maggiori autorità
cittadine pel riconoscimento ufficiale della
Crociata stessa (I).
La riunione del 4 luglio 1913 fu onorata
dall'augusta presenza della compianta
S. A . 1. R. la Principessa Laetitia, presi
dente del Gomitato femminile : la riunione
del 14 marzo 1929 fu, a sua volta, onorata
dall’augusta presenza di S. A . R. la Prin
cipessa Lydia di Savoja d’Aremberg, Du
chessa di Pistoja, dalle dame dello stesso
Comitato femminile proclamata loro Presi
dente effettiva.
Erano presenti molte dame e parecchi
membri del Comitato e numerose ispettrici
del Preventorio antitubercolare.
11 Podestà salutò l'augusta Principessa e
i convenuti con queste parole :
Altezza Reale!
« Con animo profondamente grato porgo
a V. A. R. il mio saluto ed il mio omaggio
in questa sede comunale che V . A. ha vo
luto onorare di una Sua visita ambitissima
per patrocinare un’opera di pubblica assi
stenza particolarmente benemerita.
« E come Podestà porgo a V . A. R. vi
vissime grazie per questo nuovo segno del
la Vostra Augusta benevolenza verso la cit
tadinanza torinese.
«Dal giorno che ebbe l ’onore di acco
gliervi, Torino ha vista Vostra Altezza con
ammirazione e gratitudine intervenire pie
tosa ed amorevole ovunque si soffre e si
dolora; Vi ha vista porgere colle Vostre
stesse mani conforto e vitto ai miseri della
Cucina Malati Poveri, allie*
M Vostro
sorriso ed assistere i degenti degli ospedali,
i derelitti delle soffitte, i bambini degli asili
e delle scuole; partecipare alacre ed assi
dua alle opere della Croce Rossa : Vi vede
ora patrocinare col Vostro Augusto nome e
consiglio questa istituzione fra tutte bene
merita e provvida.
« Essa è ben degna della Vostra atten
zione e benevolenza. Il terribile flagello che
miete tante giovani esistenze, che stradila
inesorabile ed implacabile al loro fiorire
tante speranze della famiglia e della Patria,
resiste purtroppo alla lotta dei clinici, alle
provvidenze dei sanitari.
(( Un unico mezzo di lotta si è finora ri
velato valido e sicuro : la prevenzione, la
profilassi.
« Il neonato, anche se di genitori malati,
è immune; ma un’insidia imminente gli
sovrasta, il contagio. Il Comitato della Cro
ciata, constatato il pericolo dirò meglio, la
sicurezza deH'infezione, lo toglie dalla po
vera culla minacciata, lo reca in ambiente
puro, al sole, alla luce, all’ossigeno della
campagna; lo assiste, lo nutre, lo educa,
lo agguerrisce fisicamente e moralmente e,
(I) Per la cronistoria della Crociata V. questa
Rivista « Torino » n. 9 settembre 1927 e n. 12
dicembre 1928.