Torino. Rivista mensile municipale 1929

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tenevano per certe, e il Monti terminava la
mirabile sua ode coi versi :
Che più ti resta? Infrangere
Anche alla Morte il telo,
E della vita il nèttare
Libar con Giove in Cielo.
L’ascensione torinese, che fu la prima che
si vide nella nostra città, ebbe luogo in pie­
no periodo Napoleonico, e a non tanti an­
ni di distanza dal primo esperimento dei
fratelli Mongolfier, che si svolse ad Auno-
nay — patria degli inventori — il 4 giugno
1783.
La signora Maddalena Blanchard fu la
eroina di quella straordinaria impresa: e,
stando alla cronaca dei tempi, l’avveni­
mento diede luogo a non poco scalpore ed
il Maire di Torino, Sig. Giovanni Negro,
Barone dell’Impero e membro della Legion
d’Onore, non ebbe poco da fare per prepa­
rare degnamente l’eccezionale avvenimento.
Fin dall’ U marzo 1812 — cioè più di
un mese prima della ascensione — il Ba­
rone Dal Pozzo, Maitres des requétes, etc.,
etc., scriveva da Roma al Barone Negro :
«Maire éclairé d’une des plus grandes
et belles villes de l’Empire », raccoman­
dandogli caldamente «Madame Blanchard,
femme-artiste célèbre » che si sarebbe re­
cata a Torino per dare «un des plus beaux
spectacles ».
Con lettera 17aprile, il Barone Negro ve­
niva ringraziato per quanto aveva predi­
sposto ed invitato ad assistere allo spetta­
colo dalla stessa signora Blanchard: ma
esso non ha potuto aver luogo nel giorno
fissato (domenica 19 aprile) a causa del cat­
tivo tempo. Fu rinviato perciò alla dome­
nica 26 aprile.
Alcuni avvisi vennero affissi per la città
per informare i torinesi che la signora Blan­
chard avrebbe compiuta la sua quaranta-
cinquesima ascensione aerostatica alle ore
4.1/2 pomeridiane, partendo dal cortile del
Palazzo del Valentino, ed avvertendo che
i biglietti di sottoscrizione per assistervi ve­
nivano venduti franchi 3, fino al sabato, e
franchi 4 nel giorno dell’ascensione.
Per conto suo il Maire «pour aller aude-
vant des accidens » pubblicò un’ordinanza
colla quale, in otto articoli, disciplinava lo
svolgimento della manifestazione.
Ed ecco come la ascensione venne de­
scritta su « Le Courrier de Turin » del gior­
no 28 aprile 1812 :
«L’ascension de Blanchard qui
avait été annoncèe pur le 19 de ce mois, et
qui à été differée à cause de la pluie, a eu
lieu avant-hier par un tems superbe. C’était
la première foit que les habitants de la vil­
le de Turin jouissaient de ce spectacle in-
tèressant. La nuoveauté avait également at­
tirò un gran nombre d’ètrangers. C’etait un
coup d’oeil vraiment remarquable que cette
population immi»n«*r qui couvrait les houle-
vards de la ville, le deux rives du Po, les
allées et les prairies qui entourent le palais
du Valentin. Cette ascension n’a rien en
d’alarmant.
«L’intrépidité de l’aéronaute dissipait tou-
te espèce de crainte. A quatre heures et de­
mie elle s’est élevéedans les airs, en saluant
les spectateurs. Un cri de satisfaction et des
applaudissemens unanimes éclatèrent de
toute part. Le ballon plana long-temps sur
la ville ; enfin un coup de vent le porta vers
le sud-est. A cinq heures et 22 minutes,
Blanchard descendit dans un champ
de la commune de Ceretto, département de
Marengo, à 7 lieues et demi de distance de
Turin, où elle fut accueillie par les habi-
tans.
«M. le Maire de Cocconato et plusieurs
personnes qui arrivèrent en meme temps
eurent pour elle toute sorte d’égards et de
soins. Elle est arrivée ici hier accompagnée