

va prese le mosse, e donde per un breve
tratto di Adriatico e poi rimontando il Po
aveva raggiunto la capitale sabauda. Gio
vane e piena di speranze e di orgoglio per
la sua nobile destinazione, il viaggio dovrà
esserle parso breve attraverso alla curiosità
delle popolazioni che vedevano passare sul
fiume questa insolita mole.
Ancora benissimo conservata, solo che
fesse stata di nuovo calafatata conveniente
mente, avrebbe potuto ridiscendere il suo
fiume a forza di remi o trainata da un ri
morchiatore, ma si era pensato piuttosto
dovesse adattarsi ai tempi nuovi, ai nuovi
mezzi di trasporto con la ferrovia, più ra
pidi sì, ma pericolosi quante e forse più del-
I elemento infido di mari e di fiumi.
E’ stato invece deciso che non si muo-
verà, nè i Torinesi prudenti, certo se ne la
menteranno.
Soltanto si augurano che i tempi futuri
e la saggezza dei nostri reggitori sappiano
preparare a lei, la peota reale, come alle
altre ccse preziose del nostro Museo, una
sede più ampia e più degna.
L. ROVE R E
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