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torre che sovrasta l’area dell’erigenda Casa.
Il braccio della grue, mosso elettricamente,
ha afferrato col suo rostro potente il blocco
di marmo, un bel dado verde donato dal
gr. uff. Catella, e lo ha deposto nella buca
appositamente scavata al suolo.
Sul blocco era incisa questa dedica : •<Re
Vittorio Emanuele III il Vittorioso — Duce
Benito Mussolini — Torino — per mano di
un eroico fanciullo — iniziava con questo
marmo — la costruzione della sua casa cen
trale dei Balilla». Sotto la dedica, in cifre
romane, la data; ai lati, il simbolo dell O-
pera e i nomi del progettista e direttore dei
lavori, ing. Costantini e degli esecutori
geom. Quaglino e Rey D ’Agostino. Quan
do il masso fu posato nello s^avo, il rev. Pa
dre Ibertis pronunziò le preci rituali, bene
dicendo la pietra ed aggiungendo opportu
ne parole sul compito nobilissimo che si
propone la benemerita istituzione.
Epilogo della bellissima cerimonia fu, da
parte dell’on. Ricci, la consegna delle me
daglie d ’oro decretate a premio dei migliori
amici della buona causa così vittoriosamen
te superata grazie al largo concorso di ogni
ceto della cittadinanza. Degno realizzatore
dell’iniziativa, ricevè per primo l’alta di
A u t o r i t à e B a l i l l a l i i i t t o n o a l l a p o t a d e l l a p r i ma p i e t r a