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dei casi sospetti di infezione mette al sicu­

ro la cittadinanza dall’insorgere di epide­

mie. Durante la Grande guerra, nel 1916-

1917-18, vennero esaminate le feci di tutti

i soldati malati e feriti provenienti dal fron­

te trentino, prima di essere smistati nei

vari ospedali cittadini, per assicurarsi che

non vi fossero fra essi portatori di vibrioni

del colera. Il numero delle analisi dimostra

il lavoro fatto: 9375 nel 1916, 9532 nel

1917, 3360 nel 1918. Ben si comprende

l'importanza di questi esami quando si pen­

si che il colèra, come la febbre tifoidea, la

difterite, si diffondono spesse volte per mez­

zo di individui apparentemente sani, ma

che albergano nel loro corpo i germi di tali

malattie, che diffondono con estrema faci­

lità, non avendosi dai sani alcun riguardo

per essi, non sospettati malati.

Più di una volta le ricerche del bacillo

della difterite nella gola dei bimbi di un

asilo, ha fatto cessare di colpo un’epidemia

in tali istituti, avendo fatto scoprire i por­

tatori sani di tali germi.

Nel laboratorio si esaminano i prodotti

patologici (feci, urine, sputi, sangue, ecc.)

presentati dai medici condotti e da medici

liberi esercenti per conto dei loro ammalati,

e si sottopongono all’esame del sangue, per

quanto riguarda l’infezione sifilitica, tutte

le donne che dichiarano di voler esercitare

il baliatico in Torino.

Al laboratorio ricorrono ancora i Comuni

i quali vogliono dotare di acqua potabile i

(oro abitanti, poiché sia il laboratorio chimi­

co come il batteriologico del nostro Ufficio

municipale d ’igiene sono autorizzati a fare

le analisi da presentare all'Autorità tutoria.

Chi visita il laboratorio batteriologico non

è certo senza un senso di trepidanza che

osserva in un armadio, posto in luogo fre­

sco ed appartato, una serie di tubi di vetro,

ognuno colla sua etichetta, la quale porta i

nomi delle più terribili malattie, dal car­

bonchio alla febbre tifoidea, dal colèra alla

peste: sono i germi delle malattie infetti­

ve che il batteriologo conserva con somma

cura. E ’ vero che egli tiene tutti questi