

di Torino il Comitato e le maggiori perso
nalità del mondo industriale torinese e mi
lanese per esaminare la possibilità di ese
cuzione dell'opera e si approvava la costi
tuzione di un’apposita Società anonima per
la quale veniva seduta stante sottoscritta una
rilevante cifra di capitale.
Il Comitato provvedeva contemporanea
mente ad ottenere i contributi a fondo per
duto degli Enti pubblici, previsti nel piano
di finanziamento, ed il Podestà di Torino,
primo fra tutti, con sua deliberazione in
data 24 febbraio 1927 determinava di con
correre a ll’esecuzione dell’opera con la som
ma di L . 7 milioni, da versarsi in IO annua
lità uguali, senza interessi, ed a decorrere
dall’anno successivo dall’inizio dei lavori.
Parecchi altri Enti pubblici, sull’esempio
del Comune di Torino, provvedevano in se
guito alla concessione di contributo e questi
raggiunsero infine la cifra di L . 24 milioni.
Ma mentre gli Enti pubblici dimostravano
in modo tangibile il loro consenso all’inizia
tiva, i privati non aderivano alla sottoscri
zione al capitale azionario della progettata
Società con quell’entusiasmo che l ’impor
tanza dell’opera richiedeva e che le prime
sottoscrizioni aveva fatto sperare.
Convocato il Comitato in seduta 4 luglio
1927 presso il nostro Municipio per un'esa
me della situazione, e considerata la con
venienza per Torino che l ’autostrada venis
se senz'altro eseguita, preso atto che gli
Enti piemontesi avevano già accordato i loro
concorsi e che le adesioni già ottenute dai
privati permettevano l ’esecuzione di un pri
mo tronco di autostrada, si demandava alla
Presidenza del Comitato di provvedere per
l ’esecuzione di un primo tronco di autostra
da che servisse intanto ad unire Torino con
Biella.
II vice Podestà di Milano, presente alla
seduta, faceva in proposito le sue riserve ed
insisteva perchè si provvedesse contempora
neamente all’esecuzione dell’intero progetto
di autostrada, ed a tal fine si stabiliva di
fissare una nuova riunione del Comitato in
Milano.
L ’adunanza ebbe luogo il IO novembre
1927, e stante l'annunzio che si **bbe nel
frattempo dell'istituzione dell'Azienda Sta
tale della Strada, il Podestà di Mila’ o face
va osservare l'opportunità di sospendere l 'e
secuzione dell'autostrada in attesa dell'at
tuazione di tale provvedimento per cui si
avrebbe certamente ottenuto un migliora
mento della strada attuale fra Torino e Mi-
lanq.
A tale proposta non accedeva la Presi
denza del Comitato, ed il vice Podestà di
Torino conte Orsi faceva presente gli scopi
diversi e le ragioni dell'autostrada ed insi
steva per l'esecuzione dell'opera che avreb
be migliorate le c<
tzioni fra il Pie
monte e la Lombardia, osservando altresì
che i motivi che venivano avanzati per la so
spensione della Torino-Milano, non trova
vano invece applicazione per la Bergamo-
Brescia e per la Firenze-Mare di cui erano
stati annunciati ed erano in corso i relativi
provvedimenti esecutivi.
A lle dichiarazioni del vice Podestà di T o
rino si associavano in maggioranza i presenti
e principalmente i rappresentanti dei Comu
ni e delle Provincie piemontesi, il Podestà
di Milano dichiarava allora che il Comune
avrebbe concorso all’esecuzione dell’auto
strada con una somma pari a quella già
accordata dal Comune di Torino.
Occorreva quindi per raggiungere lo sco
po di intensificare la raccolta del capitale
privato e pertanto si addivenne da parte dei
Podestà dei Comuni di Torino, Biella, Ver
celli, Novara e Milano alla nomina di Com
missioni finanziarie locali per la raccolta di
fondi ed a Torino si ottenevano adesioni per
circa lire IO milioni.
Frattanto sorgeva l ’ iniziativa per la pede-
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