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Il Comune di Torino per il miglioramento

de l l a p r o d u z i o n e del l a t t e

Una riunione in Municipio - La modificazione delle fattorie produttrici

Dichiarazioni del Podestà

11 regolamento 9 maggio 1929, pubbli­

cato il 24 giugno u. s. nella « Gazzetta Uf­

ficiale » ha dato norme precise e tassative

sulla vigilanza igienica del latte alimentare,

norme che è interesse generale siano scru­

polosamente osservate, data la grande im­

portanza del latte neU’alimentazione. Il re­

golamento disciplina tanto la produzione del

latte che la rivendita, in modo da assicurare

che il latte si trovi sempre nelle migliori

condizioni igieniche da quando è munto a

quando giunge al consumatore; per la ri­

vendita — vigilanza sulle latterie, costitu­

zione di Centrali del latte — i maggiori Co­

muni hanno provveduto o stanno provve­

dendo a quanto occorre ed anche il Muni­

cipio di Torino ha già bene avanzati gli

studi per sistemare la distribuzione del

latte nel modo migliore per la salute citta­

dina. Per la produzione l’azione da svolgere

è specialmente di competenza dei singoli

agricoltori ; ma, quando si pensi che il latte

che si consuma a Torino proviene da oltre

6000 stalle, si vede subito la necessità di

organizzare l ’applicazione del Regolamen­

to, giacché altrimenti in una tale folla di

produttori sarebbero parecchi che, o per ti­

more di spese, mal intendendo il proprio

vero interesse, o per inerzia, non porrebbero

mano alle riforme che da essi si attendono.

Il Regolamento assegna al produttore di

latte destinato al consumo diretto il termine

di sei mesi per l ’applicazione delle nuove

disposizioni, prolungato a due anni per la

sistemazione dei locali destinati alla stabu­

lazione e mungitura delle vacche, ed alle

prime operazioni sul latte alimentare. Si

tratta in un primo tempo di accertare che i

produttori abbiano personale, utensili, reci­

pienti adatti allo scopo, animali tenuti e

trattati secondo la regola dell’igiene, locali

puliti e lontani dall

na ie ; in un se­

condo tempo, le stalle non conformi alla

legge dovranno trasformarsi in modo da

avere ampiezza e ricambio d ’aria sufficienti,

pareti, pavimento e mangiatoia facilmente

ripulibili e disinfettabili, locali per la filtra­

zione e refrigerazione del latte, locali per il

deposito e la lavatura dei recipienti, e locali

separati per l ’abitazione del personale.

Per assicurare il raggiungimento dei fini

della legge, il nostro Podestà ha preso l ’ini-

ziativa di indire in Municipio una riunione

di Enti e persone competenti in materia di

produzione lattea per studiare i mezzi più

acconci e più solleciti per dare attuazione al

provvido regolamento statale sulla vigilanza

igienica del latte, nella parte che si riferisce

alla produzione di esso ; miglioramento del­

le stalle, controllo sulle mungane.

Erano presenti il Consorzio fra produttori

di latte, la Federazione degli agricoltori,

l ’istituto federale di Credito agrario, il Con­

siglio provinciale dell'Economia, la Catte­

dra ambulante di agricoltura, il Sindacato

importatori di latte.