

I .'ordine di precedenza dei
plebeia collegio...
rum
suis fonili* thala-
mi'i/ue
et luminibus
nella processione del 15 agosto incominciatasi
a
celebrare di notte, nell'anno 752 per venerare l’imagine •archero-
tip.i
» drl Salvatore
(G
regorov ii
»,
St. della Città di Roma
nW
M.
£.),
er.i
tifato in Roma (1199) con norme precise;
I’ H
ie t t e r
(Le
Uni-
tersità Artistiche di Roma).
descrive un « talamo » disegnato nel
Ih t7 dal Bernini, sul quale si collocava il •dupplerio » ossia il grande
rcro dell’associuzione o corporazione; si trattava di una macchinosa
cognizione allegorica, capace di contenere venti, trenta persone,
chi-
si portava in processione; ricorda i ben noti
gilii
di Nola,
rd
anche
i ceri di Gubbio, i
ceri o ve-siili
delle «passate* di
Marta (V . P
ir ic l e
P
erali
in
<■.
Prefazione * a
P
ula
F
a l l e t t i
,
l illa
-
folletto: Associazioni giovanili
e
Feste antiche. Loro origini
,
V oi.
I).
(»i)
B
o r c h ezio
e
F
a so la
.
Le
carte delTarchirio del Duomo di Torino,
voi. CVI della Bibl. S. S. S. ora R. Deputazione di Storia Patria.
Nel documento n. 14 (1122)
Enricus primicrrius
è firmato subito
dopo l'arcivescovo e l’arciprete e prima di altri sedici fra Chierici
e laici. Nel doc. n. 97. elenco dei redditi del Capitolo torinese che non
e datato, ma che risale al tempo fra il 1306 ed il 1334. il
foimicerius
taurinensis
è la quarta fra le dignità capitolari, posto che tenne
co'lantemente. Il canonico primicerio, detto anche « scolastico >,
soprintendeva agli studi del Clero giovane; questi chierici sono tal
volta detti
domiceUi.
(7)
\olitia dignitatum.
Cod. XII, V ili. XII. VII. V. commento
di Gl io » Pa\ciiolo. Ginevra. 1632.
(K) Ferdinando Neh nel <
Giornale Storico della letteratura
italiana
» (1902) aveva rilevato, in un saggio su « Le Abbazie
degli
«ulti in Piemonte
», dalla Storia
di Torino
del ClBRARIO. i * maestri
drl tripudio ■ esponendo l’opinione che i fuochi di S. Giovanni fos
sero da considerarsi derivati da •miti antichissimi ». V. anche in
Pola-Fa lletti già citato.
(*<)
D
a v i
*
o
D
a v a
.
V.
do.-, n.
C lll
nel t o l.
CVI
della B ibl.
S. S. S.
già rit.
(10)
D
ina
B
izza r r i
.
Statuti del Comune di Torino del
1360.
volu
me CXXXVIII
della Bibl. S. S. S. ora
R.
Deput. di St.
P.
cap.
LV:
De
pena
scribarum curie
f u i
non cenerini ad curiam pulsalo signo.
(11) F
e rdin ando
N
er i
.
cit.
Nell’ordine dei
cerei
in Catania
(V. F. M
arletta
, ci#.), fra i gruppi è quello dei
hurdinori.
(a Pa
lermo:
rurdurari).
accom pagn atori dei quadrupedi bastati per por
tare le bisacce; o v v e ro in senso generico salariati rurali assunti per
l'annata lavorativa.
(12) L. Cibrario.
rii.
(13) G.
P
ola
-F
a lle tti
.
rit.
(I l) G.
P
ola
-F
a lle tti
.
rit.
(I l) Negli statuti del
paralicum
dei
massari
(agricoltori) di Biella,
(codificati nel 1385)
bmbulri et famuli
sino i salariati che ne dipendono;
ma**aru
(V.
F. M
ar le tta
,
rii.)
nella Sicilia orientale è il soprastante
ai lavoratori della terra, il fattore che rappresenta il padrone. Il
mas
(provenzale) è il podere ed il
masiè
l'agricoltore proprietario: V. anche
nmw» ( - podere) nella nomenclatura agraria e catastale trentina;
\. « massa •e contratto di « masseria >. in
S
ilvio
P
ivan o
.
/ contralti
afrori
in Italia
nWf
alto M. E.,
l ’.T.E.T., Torino. 1904.
(Ih)
D
ina
B
izza r r i
,
cit.
Statati; cap. CXXXIX : vieta fare vino
fuori della Città; cap. CLXX1: commina pene gravi ai
bubulci
ed
ai fxitiores rei di furti d’uva nelle vigne; sono categorie di salariati.
(17) Bizzarri,
cit.
Statati: cap. CCCXXIII.
(IH) Borchezio e Kasola. Le carte
delTArchivio del Duomo di
Tonno,
voi. CVI della Bibl. della S. S. S., oggi R. Deputazione di
St. P. Doc. LXXVHI (1277) fra le coerenze di un immobile in re
gione Camporella:
a duabus partibus Humiliati de Taurino.
Doc.
Xl \ Il (fra il 1306 ed il 1337); nell'inventario dei redditi del Capi
tolo della Cattedrale:
Fratres Humiliati denarios X II rianenses.
(14) L. Cibrario.
rii.,
Francesco Cognasso.
Documenti inedili
e s/Mirsi sulla maria di Taritno.
voi.
I.XV. II. della Bibl. S. S. S. ora
H. Deputazione di Storia Patria. Doc. XCCIV (1279). Nel volarne
di I I lei Zanoni.
Gli Umiliali nei Uro rapporti con Teresio, l’indu-
«ri i
della Uno ed i Comuni
(Hoepli. Milano. 1911) non
è
ricordata
la >imi torinese.
(-'•) Ordinati del Consiglio.
(21)
B
izza r r i
,
rii., cap. CCCXXX.
(22)
ld..
cap. CCXLIII.
(23) W„ Statati, cap. CCLIII.
(24)
M a rio C w a id a n o .
Gii
.Statuti,
me.,
cit.
(2>)
G
ennaro
M
a r ia
M
on ti
.
Le
C-omfroternile medieval i deWalla
e m dia Italia.
2 voi.. Veaeria. a La naova Italia », 1927.
(26) Dodici, secondo
J C
ib r a r io
.
Torino mi
V
CCCXXX». nel
'«I
Operette e frammenti stariti.
Firenze. 1856. Le parrocchie, ari
13*i» erano 13. V. (jOL'so
T
om aso
.
Lo Chiesa io Piemonte dai
1797
ai dioriti nostri, Speiraai. Torino. 1887.
(2*) Dei
parotiti
di Novara. Vercelli e Biella, e dei
cm torcia
A T'est'ultima città FA. di qarato stadio fa Paaaiisi storica ahrore.
(2h)
S
ilvio
P
ivano
.
•
Commrtimm • societas
di dùrriri e di laici
* l'rea ari secoli IX e X ». Nel volaaM di stadi in
amore
drl Cicca-
ffcone. Cataaia. 19*9.
(2V)
B h h L
Cemmi mariti e rtmprméii degli obblighi e drUeprero-
dii
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Campogmia di Smm
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V. •f i avversità 41 S.
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tonar* dri «reali XVII e XVIII; di eM
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peroro
la Ckirsa « Saa F n a m n d'Aariri
(31)
G io r g io Z o r a s ,
Le
Corporazioni bizantine
,
Roma,
1931.
(32)
De cmrimoniis Aulae Bizantinoe,
C
on stantinu s
P
orphtroge
-
n e ta
.
(33)
A r r i g o S oUH ,
L'amministrazione finanziaria del Regno italico
nell'alto Medio Evo,
Pavia, 1932.
(34) In parte pubblicato dal Can. Tomaso Chioso, cit. in appen
dice al Voi. I.
(35)
L'amministrazione finanziaria
e tc.. cit.
(36)
L
oren zo
R
o vere
,
in
II Duomo di Torino,
n. 1° febbraio 1928.
(37)
C
h iau d an o
,
rit.
APPENDICE
Da ordinato del Consiglio del Comune di Torino. In Ar
chivio Municipale; Voi.
17.
Anni
1374-1375.
Foglio
181 r.
Direttamente dalToriginale la parte che riguarda i ceri ed
i gruppi professionali.
Die inarti» XII mentu junii.
Eodrm die congregati in domo comuni» in presencia
domini Vicari supradicti sapiente» custodie una cum
clavari » comuni» ordinaverant supra festo sancti Johan-
ni» ut infra.
Et primo quod fiat una crida in loci» consueti» cridari
quod unusquisque artista et alie persone adsuete facere
cereum seu cereo» ob reverenciam festi sancti Johannis
Baptiste patroni civitatis Taurini debeant facere seu
fieri facere eorum cereum seu cereo# modo et forma
consueti» sub pena X solidorum
Secando quod nobile» artiste et officiale» compellantur
et compelli debeant ac po»»int procurari peni» et banni»
et aliis remedii» opport
1
faciendum vel fieri
faciendum cereum seu cereo» ob reverenciam dicti festi
prout et sicut hactenus fieri consueverunt.
Item quod de avere comuni* dentur domino vicevi
cario et aliis personi» eligendis ad custodiendum vigilia»
dicti festi ad bibendum et ad inllumenandum solidi L
viann.
Tereio ordinaverunt quod trombatole» et unin cara-
mellator videlicet megloretu» trombator busserinus et
georginu» caramelator de novo induantur expensis comu
ni» quilibet ipsorum de una tonicha et uno cappucio.
Et etiam duo mandatarii similiter induantur die uno
solo tonico videiicet peceninus mandatariu» et permonus
de cherio.
Nomina personarum seu artistarum compellandarum ad
faciendum cereo» sunt hec:
Et primo fiat cereum dominarum et domicellorum
Item cereum scribarum
Item cereum mercatorum
Item cereum sartorum
Item cereum beebariorum
Item cereum tabemariorum
Item cereum vignolandiorum
Item cereum sechatorum
Item cereum ferrariorum
Item cereum magist. cordaram
Item cereum carpentariorum
Item cereum lanateriorum
Item cereum laboratorio!
Item cereum de Crugliasco
Item cereum piseatornai
Item cereum panaterie
Item cereum spetiariorum
Item cereum pellipanorum
Item eereum seolarium
Item cereum formariorum
Item cereum molasdiaonim
Item
bergeriarum