

Audagna. La statua in marino bianco che domina
l'arcata riproduce lo scienziato Antonio Marro ed è
l'unica che conserva l'atteggiamento del primitivo
bozzetto. Lo studioso nel cui volto è impressa la
vita sta misurando l'angolo facciale di un teschio.
Due figure: la scienza e la fede dominano, entro
nicchie, la parete nella «piale sono bassorilievi ri-
producenti la \asta e complessa attività del Maestro.
Lo stesso Audagna ha poi scolpito in bassorilievo
un angelo di castigata fattura per l'edicola delle fa
miglie Giacomo Bosco e darlo Sa>so.
Altra pregevole opera è quella dello cultore Buzzi-
Reschini : la Madonna che accoglie nel grembo Gesù
deposto dalla Croce: bella ed espressiva composi
zione che adorna la tomba di Francesco Mairano.
Altre notevoli sculture sono quelle di Nino Beltra
me che ha modellato in bassorilievo la figura di un
Cristo giovane che risorge (espressive sono le figure
dei due soldati romani che assistono al prodigio) e
di Ettore Tinto con una originale composizione:
Gesù che rimana gli infermi. Dello scultore Giacomo
Giorgi? sono i due bassorilievi all'eslerno dell'edi
cola Maccagno progettata da Ettore Morelli e la
grande statua in marmo bianco collocata all'interno,
della quale in causa dei riflessi prodotti dal grande
cristallo posto all'ingre—o non si possono scorgere
che le linee di contorno.
Il più grande monumento lapidario, è quello fatto
erigere dalla Podesteria sul piazzale Benedetto
Brin, in granito bianco d'Alzo. E' una costruzione
lineare, semplice, moderna, ma tuttavia di carattere
schiettamente cristiano dovuta all'architetto Gian
ni Ricci e destinata ad accogliere I4IM) tombe. Lo
adornano due angeli ed un Crocefisso in bronzo di
Emilio Musso. Dello stesso scultore è una nobile de
posizione in marmo per la tomba Badini-Confalo-
nieri. Alberto Giaromasso ha due significative scul-