

I LABORATORI CONFEZIONE INDUMENTI UNI PER SOLDATI
COMDATENTI IN TODINO
Ogni parola dei Comunicati del Quartiere Gene
rale delle nostre Forze Armate vale un 'intiera pa
gina di storia e di gloria. Ogni lettera di queste pa
rtile è la sintesi di episodi di eroismo mirabile dei
quali sono >tati protagonisti i nostri valorosi Soldati.
Dinanzi a tale eroismo, il nemico stesso è obbligato
ad abbassare il rapo ed a togliersi il cappello. La
predente guerra è un sucredersi vertiginoso di qua
dri meravigliosi dell'insuperabile valore italiano.
(rioria ed onore ai nostri cari e grandi Soldati!
L'Italia tutta li accompagna nella loro epopea,
giorno e notte, col pensiero, con l'affetto, con l'au-
gurio. Essa li ha tutti nel suo cuore e li circonda
del più ardente e più santo amore di madre.
Le trincee, dove si forgiano col ferro e col fuoco,
dove si temprano col sangue purissimo degli eroi
i più alti destini della Patria, sono cosparse di tri
boli e di spine.
Se è vero che la trincea è il tempio sacro della
gloria, è altresì innegabile che in essa i più duri
«acrilici attendono l’eroe vestito di grigio-verde. In
quei gloriosi baluardi dov’egli oppone il suo petto,
il -uo ardimento, il suo valore al nemico che cerca
travolgerlo per insidiare i patrimoni morali e ma
teriali della Patria si alternano alle ore luminose
«Iella lotta le ore nere dell'attesa snervante, del
l'inattività pesante in condizioni d'ambiente e di
clima quanto mai disagiate ed aspre.
E l'Italia intiera, sorella e madre affettuosa, ac
coglie nel suo cuore tutte le sofferenze, tutti i do
lori fìsici e morali dei suoi adorati figli che per essa
combattono ai suoi confini. Tutto il popolo italiano
unanime ha un solo palpito, all'unisono, coi Sol
dati del fronte.
Gli esempi delle donne romane che si spogliano
dei loro monili per restaurare l'erario, mentre le
invitte legioni combattono lontano per i destini di
Roma; l'esempio delle donne che si recidono le
chiome affine di fornire corde per gli archi dei di
fensori della Patria, non sono puramente storie di
tempi passati da relegarsi nel cumulo delle memorie
e tanto meno dei miti. Le donne italiane, mentre i
loro mariti, i loro fratelli, i loro figli, i loro padri
•-«imbattono ai confini dell'impero, sono balzate vi
rilmente in piedi e non chiedono se non di lavorare
giorno
e
notte per aiutarli, per rendere meno dolo-
ro*o il loro calvario, per alleviare nei limiti
del
pos
sibile le
loro aofereaie.
La «rara delle iniziative, delle attività femminili
tendenti a tale grande sco|io formerà una delle più
belle pagine della nostra storia.
0*»ni italiano, uomo o donna, di qualsivoglia età,
di ogni ceto, si protende in uno sforzo spasmodico
per offrire il suo tributo per l'immancabile e lu
minosa vittoria che attende la Patria. Tutti vogliono
fare qualcosa per i soldati che combattono al
fronte.
Alla testa di tutte le iniziative « prò Soldati al
fronte » va certamente annoverato il
Fascio Fem
minile.
Lo spirito animatore di tutte le iniziative
che pervade il F i-rin Femminile, come la linfa che
dal tronco si spione ai rami, penetra in tutte le di
verse branchie dell'attività del Fascio stesso. Come
sui rami dell'albero, germinano per ciò stesso, in
tutte le ramificazioni della compagine femminile fa
scista. le più nobili, le più geniali e. nello stesso
tempo, le più pratiche iniziative.
Su questa Rivista, nei numeri antecedenti, si è
già parlato di qualcuna di tali iniziative, atte ad al
leviare i sacrifizi dei Combattenti ed a far loro sen
tire che l'Italia tutta non ha pensieri che per loro
e che il cuore della grande Madre pulsa ininterrot
tamente per i suoi eroici Figli.
Dobbiamo qui brevemente illustrare un 'altra di
queste iniziative, la quale, forse perchè soffusa di
poetica femminilità, è da annoverarsi tra le più
gentili, le più elette e le più utili. E ' questa l'opera
dei
laboratori Confezione Indumenti Lana
/ter i
Soldati Combattenti.
Non v'è dubbio che il Soldato al fronte ha ri
cevuto e riceve continuamente quanto gli è neces
sario dall'Amministrazione Militare, cosicché co
loro che combattono fra le aspre, nevose e gelide
montagne del fronte greco hanno quanto è neces
sario per ricoprirsi e per riparare la persona dai
rigori dell'inverno molto, troppo lungo in quella
regione. Tuttavia è tanto naturale rhe una
spessa
maglia, un buon paio di guantoni e di calzettoni,
un confortevole paio di calze confezionate con della
soffice lana arrechi loro un grande conforto. H
sa
pere. poi. che quegli indumenti sono stati confe
zionati da gentili mani femminili, e che, mentre
quelle mani
si
agitavano nel lavoro di confezione,
il pensiero ed il cuore di tante madri, di tante
spote.
di tante sorelle
di
altri Soldati combattenti
vaia
vano
alle trincee
nevose dov'esci compiono
il
loro
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