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hanno accolto l'appello, e, sicure di seguire l'alta

volontà del Duce, si prodigano con mirabile disin­

teresse ed abnegazione.

I Laboratori sorti nella nostra Torino ammontano

a

circa diciotto.

In giorni stabiliti della settimana, donne di ogni

ceto e di ogni età accorrono volenterose, animate

da un alto senso di mistica fascista, a lavorare per

tre o quattro ore alla confezione degli indumenti

di lana da spedirsi ai Soldati al fronte. Molte di

queste donne non solo offrono il lavoro delle loro

inani, ma portano anche la lana da lavorare, op­

pure la comperano, con denari propri, presso il La­

boratorio stesso.

L'Altezza Reale il Principe di Piemonte volle

manifestare il suo alto compiacimento per questa

nobile iniziativa delle Donne Fasciste, visitando,

nei primi giorni del gennaio dell'anno in corso, uno

di questi Laboratori, e precisamente quello isti­

tuito presso l'Opera Nazionale Maternità ed In­

fanzia. in Via S. Domenico 24 bis, dalla Collabo­

ratrice della Fiduciaria dei Fasci Femminili per

l'Opera stessa.

Accompagnavano l'Augusto Principe il Prefetto,

il Federale, il Podestà e molte altre Autorità civili

e militari.

E* ovvio che i prodotti dei Laboratori abbiano

un centro di raccolta. Questo è stato istituito pres­

so la Scuola Fascista di Economia Domestica, in

\ i a Roma n. 21, dove si confezionano i pacchi coi

manufatti che affluiscono da tutta la Provincia.

Centocinquanta Camerate si alternano, un gior­

no per settimana caduna. nel lavoro di tale confe­

zione.

Affinchè il Soldato a cui sarà destinato il pacco

possa trovare una gradita sorpresa e sentire viep­

più l'affetto delle madri, delle spose, delle sorelle

e delle figlie italiane, assieme agli indumenti: far­

setti, mutande, maglie, camicie, guanti, due o tre

paia di calze e due fazzoletti, il tutto sempre va­

riato perchè i pacchi non risultino monotona­

mente standardizzati, le Camerate mettono un sac­

chetto di caramelle, una saponetta, un pacco di si­

garette, un rasoio con relative lamette, del refe,

dei bottoni, degli aghi, della carta la lettere con

buste, matite, penne, pennini e cartoline illustrate

con l'effige del Re Imperatore e del Duce. Partico­

lare gentile, in ogni pacco il Soldato troverà pure

una medaglia benedetta della Consolata, offerta

dall'Eminenza il Cardinale Arcivescovo di Torino.

Maurilio Fossati. La Vergine SS., sposa c madre,

non mancherà di accompagnare costantemente con

il suo affetto e la sua potente protezione, i nostri

cari Soldati, guidandoli attraverso i pericoli, al rag­

giungimento della vittoria finale.

La composizione dei diversi generi di pacchi vie­

ne studiata e stabilita, a seconda della quantità e

della qualità degli indumenti raccolti, da un 'appo­

sita Commissione di controllo, la quale viene con­

vocata dalla Fiduciaria dei Fasci Femminili.

Allorché i pacchi confezionati raggiungono il nu­

mero stabilito, si avvisa la Centrale di Roma che

sorge in seno all;> Direzione Generale del P. N. F.,

la quale indica dove devono venire diretti, e cioè

se a Napoli, a Bari od a Brindai. Ogni spedizione

viene sempre accompagnata da una Camerata.

Presso la suddetta Scuola Fascista di Economia

Domestica funziona pure uno dei più importanti

Laboratori. Le Donne Fasciste che lo frequentano,

oltre al lavoro personale, si sono tassate di una

quota mensile ed il ricavo di tali quote è destinato

all'acquisto sia di materie prime da lavorare, sia

d ’indumenti fabbricati a macchina. Poiché non è

detto che il lavoro a mano debba senz'altro annul­

lare quello a macchina assai più sbrigativo.

Le Donne I

di questo Laboratorio si por­

tano il lavoro a casa e lo consegnano settimanal­

mente al Laboratorio stesso.

Prima che i pacchi partano per le tre città marit­

time su elencate, da dove verranno poi spediti, per

via marittima o per via aerea, alla loro destina­

zione. il Parroco di S. Carlo, sotto la cui giurisdi­

zione ecclesiastica è la Scuola Fascista di Economia

Domestica, si reca a benedirli.

Abbiamo cercato di illustrare con poche righe

questa istituzione che da parecchi mesi lavora in­

defessamente e tenacemente, nell'ombra e nel si­

lenzio, per i nostri Soldati Combattenti.

Le Donne Fasciste che la compongono, dalle Ge-

rarche alle ultime gregarie, sono degne della più

alta ammirazione del popolo italiano. La benedi­

zione di milioni di madri, di spose, di sorelle, di

figlie che hanno qualcuno dei loro cari al fronte, le

accompagna e le accompagnerà ovunque e sempre.

Il loro nome è scritto a caratteri di luce nel cuore

della Grande Madre: la Patria Italiana. Perchè

esse tendono tutte le loro energie nello sforzo su­

premo di conquistare la sublime ed agognata mèta

additataci dal Duce:

Vincerei

E se, oltre al valore indomito dei nostri Soldati

Combattenti che giornalmente, su tutti i fronti,

stanno scrivendo col loro fulgido eroismo e col loro

sangue puritsimo pagine luminose di gloria per la

Storia d 'Italia, noi consideriamo l'alto spirito della

Donna Fascista italiana, non si può non esclamare,

con piena ed intiera convinzione, senza tema di ve*

nire smentiti o di peccare di presunzione :

— E vinceremo!...

MNZO CMtOCtO

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