

L I
B R I
Nella nostra letteratura moderna i libri di
moralità, di pretesti
,
i libri a sjondo saggistico
s'incontrano di jrequente. E ciò avviene non
soltanto perchè i nostri scrittori anche per
questo verso intendono legarsi e continuare una
tradizione che ha lontune origini (ci si potrebbe
storicamente r i f a r e
al Cinquecento, o giù
di
/ì,
ed elencare pa
recchi nomi e titoli
illustri). Ma perchè,
attraverso tale genere
letterario
,
molti han
no la possibilità di
confessare e di de
nunziare quella ri
serva di pensiero
,
quella natura medi
tativa che non sem
pre trapela dalle o-
pere
,
d i c i amo
,
di
narrativa pura.
Ad ogni modo in
simili raccolte. so
prattutto nella varietà delle accezioni che simili
raccolte offrono
,
è impossibile distinguere caratteri
e connotati partendo da un punto di vista aprio
ristico. Infatti, in molti di tali libri, pensiero
e fantasia spesso s'incontrano e si fondono
,
le
interpretazioni e le variazioni su un fatto mo
rale
,
un fenomeno del tempo od un avvenimento
,
possono assumere l'astratta forma della medi
tazione o la scioltezza discorsiva del racconto.
Ed il modo in cui tali libri
,
alia fine, si configu
rano dipende, come per tutte le opere di genere
letterario ed artistico
,
strettamente dalla natura
e dalla personalità dello scrittore e deirartista.
La tendenza al sofisma, alla arzigogolata con
gettura
—
una specie di fantasia che si esprime
in termini di idee, una sorta di virtuosismo
logico che gioca con le idee con la leggerezza
e rabilità di un prestigiatore
—
sarà
f
appan
naggio. mettiamo
,
di un BontempeUi. Mentre
un Cecchi. che certa critica vuol fare passare
prevalentemente per saggista, accoppierà inven
zione capricciosa e sottigliezza di meditazione
ad un equilibrato e magico senso del pittoresco.
Ed un Alvaro alla sua alta e pur imbrigliata
facoltà immaginativa unirà una densa sostanza
di pensiero puntualmente incisivo e sofferto.
In qualità di saggista
,
di scrittore di moralità
e di pretesti Carlo Linati conserva e conferma
quel suo dono di scrittore pacato e cordiale
,
di facile e comunicatilo ragionatore che a volte
traspare anche attraverso la sua narrativa.
Forse per il tramite di questa raccolta
(De
cadenza del vizio e altri pretesti,
edizione
Bompiani
,
Milano.
1941)
è più scoperta la
dichiarazione dei suoi gusti, delle sue simpatie
,
delle sue tendenze
(qualcuno di questi pezzi ha
anche un valore, più che indiziario, probativo
,
che può servire ottimamente come contributo
al chiaro disegno della fisonomia linatiana).
Così che si accerta come il fatto di stare
,
pur
con i dati biografici, d'esser nato e vissuto a
cavallo di due secoli, concorra decisamente a
creare ed a giustificare molti di certi suoi atteg
giamenti. Il tempo andato è da Li nati sentito
,
adombrato dal velo del suo colore nostalgico
,
ma
senza remore e legami di acuti rimpianti. Il
presente, il tempo d'oggi e di domani
,
il senso
di questa vita attuale che ha. sotto certi aspetti
,
così radicalmente mutato i suoi npdi. i suoi
costumi, la sua essenza. il suo intimo signifi
cato in confronto anche al passato più recente
,
in maniera da sembrare incommensurabilmente
distante e staccata, il tempo presente è inter
pretato con schiettezza d'animo e di mente. Una
interpretazione ispirata ad un'equilibrata saga
cia. ad una saggezza che escluda infatuazioni
e trasmodarne, e che presenta il tempo odierno
,
la più attuale modernità, le sue più caratteri
stiche manifestazioni e spettacoli sotto la sfera
di una luce calma e netta che li vaglia e li rivela.
Ed. in pari tempo, appunto per la misura
,
lo
scrupolo e la riserva di buon senso che Linati
impiega in queste indagini e valutazioni
,
avverte
i pericoli
,
gli sbocchi preoccupanti di certe ten
denze.
*Per esempio, come definitivo risultato
deireccessivo dinamismo della vita odierna
,
di
quel suo carattere marcatamente realistico e
fonetico, la tendenza alla distruzione
,
alla rinun
zia della vita interiore. Il che
,
in ultima analisi
,
equivarrebbe ad un avvilimento
,
ad urna scadi
mento delforiginaria virtù spirituale e nobiltà
delle aspirazioni e degli ideali umani. Al cono*'