

L'INDUSTRIA DELL'ABBIGLIAMENTO ELA MODA
LAPRESENTAZIONEDEIMODELI ALLA CLIENTELASTRANIERA
Dobbiamo abituarci a considerare la moda
in modo diverso da quello convenzionale;
dobbiamo convincerci che, sfrondata del suo
superficiale carattere di manifestazione di este
riorità e di frivolezza, la moda altro non è se
non l'espressione di una capacità organizza
tiva e produttiva. Se ci soffermiamo per un
attimo a considerare che nelle industrie del
l'abbigliamento — cioè nelle industrie che di
rettamente o indirettamente hanno attinenza
con la moda — lavorano, fra dirigenti, tecnici
e operai oltre un milione di persone e che il
popolo italiano spende per l'abbigliamento
diversi miliardi all'anno, se consideriamo l'im
ponenza di queste cifre non possiamo a meno
di convenire che la moda rappresenta una
parte rilevante nella economia della Nazione
ed è perciò doveroso favorirne lo sviluppo e le
affermazioni, le quali ultime, quando si regi
strano in campo internazionale e facilitano
l'incremento dell'espansione nel mondo dei
prodotti di marca italiana acquistano valore
d'eccezione perchè oltre ad arrecare benefici
di carattere finanziario contribuiscono a dif
fondere l'influenza dell'Italia. Basta ricordare
quali e quanti vantaggi arrecava alla Francia
anteguerra Parigi centro di moda per convin
cere anche i più scettici della bontà dei nostri
rilievi.
Per questo ripetiamo ciò che abbiamo già
detto altre volte: cioè che il parlar di moda
non è una stonatura neppure in tempo di
guerra. Per questo abbiamo seguito — e con
noi l'ha seguite il gran pubblico — le mani
festazioni SVc
recentemente a Torino e a
Milano a cura dell'Ente Nazionale della Moda
e della Federazione Nazionale Fascista degli
Industriali dell'Abbigliamento per la presen
tazione delle collezioni di modelli alla clientela
straniera.