

Il nuovo Sindaco
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proceduto a ll'elezion e del
sindaco di 'len ito , in
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del
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Su sessanta votanti, quarantadue schede hanno recato tl
nome del
Dott. Domenico Coggiola.
diciotto irano
bianche ; la minoranza democristiana infatti si è astenuta
dalla rotazione.
D om en ico C o g g io la ,
nuovo sindaco di Torino è nato a
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oghera nel
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et
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cittadino torinese dal
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Laureato
in medicina e chinirgia nella nostra l'niversità, ha esercitato in Torino la libera professione. Membro del Comitato di Libe
razione Saziona le nel periodo clandestino, è stato eletto consigliere comunale nelle elezioni di!
ny»
nella lista del Vanito
Comunista Italiano. L stato subito nominato assessore all'igiene.
In occasione del suo insediamento, il nuovo sindaco ha pronunciato un ampio discorso nel ,piale sono illustrati i concetti
che informeranno la sua attività di primo cittadino.
Lo riproduciamo nelle sue parti salienti.
Dopo un breve preambolo di convenienza, Domenico C o i t o la ha subito affrontato i principali problemi che si pi limono
alla pubblica Amministrazione.
Ricostruzione delle case.
•
Senza indugiarmi a dimostrare ciò che a tutti è ovvio, egli ha detto, il risolvere il problema delle case è nell'interesse
primo e umano delle nostre classi lavoratrici.
S i è sempre parlato di aiuto
governativo,
di spinta da Roma, di finanziamento, di autorizzazione, ecc. libitene se nulla
di tutto ipiesto si è verificato, dobbiamo noi ammettere ed accettare che tale improrogabile necessità venga pretermessa soltanto
perchè le Autorità Centrali non vogliono o non possono occuparsi? S o certo. I: allora, facciamo quanto possiamo coi nostri
m ezzi, vuol dire che quando l'aiuto del Governo verrà
noi
lo accetteremo ben volentieri dato che in tale materia non sarà mai
abbastanza fatto per sopperire ai bisogni dei lavoratori. S o i vogliamo fare le
case
popolari a tutti i costi.
L'Amministrazione Segarvtlle aveva stabilito ripetuti piani finanziari per la costruzione di case, appoggiandosi e rife
rendosi alla legge emanata dal
Governo
a proposito della
ricostruzione.
Il Consiglio Comunale aveva approvato tali piani
e se tali piani non hanno potuto avere attuazione, ciò dipende dalla contradditorietà della Ugge stessa per cui le critiche che
ad essa sono state fatte restano in tutta la loro interezza.
Fatta questa precisazione e riconfermata la critica alla legge che ha impedito al Comune di tare quanto necessario a^ iun
gerò che la nostra coscienza di amministratori,
—
e noi siamo tranquilli della nostra coscienza,
—
ci dice che la popolazione
torinese deve avere la casa, una casa dignitosa, confacente, idonea. L*i popolazione torinese avrà questa casa, ti un imptgno
d'onore che la Giunta ha
assunto e
che noi vogliamo avviare a risoluzione, li non perderemo tempo in inutili disquisizioni
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