

fonda anello nd tratto spiritosi' e nella battuta comica
e riso che s assona alla pateticità di un'unione perfetta:
uno spettacolo delizioso che il pubblico ha entusiasti
camente dimostrato di gradire e che la perfetta reci
tazione di tutti gli attori ha fatto risaltare in modo
brillante. Applausi a scena aperta e ripetuti sono stati
anche tributati a Ciarlo Micheluzzi e Margherita
Seglin. calorosamente e meritatamente festeggiati.
Meni' brillante di quello teatrale, il maggio cine
matografico torinese. Tre soltanto sono, infatti. 1 filins
dei quali vale la pena d interessarci su queste colonne,
uno dei quali è però dei più felici e riusciti ddl'annata:
Il ciclo può aspettare
di Lubitsch. Il film che giunge
ai nostri schermi dop»' la notizia della morte del
grande regista, è il piacevole ed indulgente racconto
di tutta una vita, con spunti e contrappunti felici qua
e là venati di malinconia.
Il signor Cleve è morto e Sua Eccellenza il Diavolo
lo invita a raccontare la sua esistenza per poter decidere
sulla sua destinazione eterna. E Cleve racconta: bir
bonate dell infanzia e scappatelle del giovanotto, pec
catucci del giovane manto e debolezze del maturo
uomo quale è diventato, il tutto velato di rammarico
per averne commessi pochi e per non poterne più com
mettere. Materia facile che trattata « alla Lubitsch »
acquista un tocco d’accorata bonomia, di sorridente
scanzonatura che rappresentano il fascino maggiore del
film anche quando Belzebù inviando il signor Cleve
nel mondo degli eletti, vicino alla compagna che già
1 attende, potrebbe far cadere il tutto nella banalità
del * 1ìeto fine ». Interpreti: Cene Tierney, Don Aiucche
e Charles Coburn.
Un bel film è anche //<>
ucciso!
realizzato dal te
desco Robert Siodmalz con un’abilità ed una ricchezza
di mezzi artistici veramente di prim’ordinc.
Completamente al di fuori dei soliti binari su cui
cammina da qualche anno la cinematografia ameri
cana. //i>
ucciso!
è un film così audace che deporrebbe
a favore di chi ha affrontato l’impresa di realizzarlo
anche se non fosse riuscito.
Una ragazza è innamorata del fratello e riesce ad
impedire il suo matrimonio con un’altra donna.
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Schiacciato dal tremendo peso di quel sentimento
morboso di cui ha orrore, costui, per ritrovare la pos
sibilità di vivere al di fuori di quell incubo. cerca di
avvelenare la sorella, ma il veleno viene ingerito
disgraziatamente da un’altra sorella completamente
ignara del terribile segreto. Del delitto viene accusata
la giovane innamorata del fratello la quale viene con
dannata scontando così, indirettamente, per legge
naturale di giustizia, il peccato della sua insana
passione.
Al suo pruno apparire, il film spaventò la censura
che impose un cambiamento nel finale dal quale ri
sultasse che tutto quanto poteva urtare la sensibilità,
era soltanto il prodotto di un incubo. Fortunatamente
tale lavacro ebbe breve durata ed oggi il film viene
proiettato in edizione originale: cosa che permette
un'esatta e meritevole valutazione dei menti artistici
di coloro che l'hanno realizzato dal regista agli inter
preti che nelle persone di Ella Raines, Georges Sanders
e Geraldine Fitzgerald hanno dato prova di una ma
turità artistica veramente eccezionale.
Altro film degno di nota è
Buffalo B ill
realizzato
in • technicolor • da W. A. Wcllmann per la
Fox.
La romanzesca storia dell’eroe delle praterie, il suo
spinto leale ed avventuroso come 1 anima stessa del
West, l'ingenuità e la generosità di quest'uomo che
dopo aver creduto nella civiltà americana, si mette
contro di essa, al servizio degli oppressi per finire poi
a capo di quel circo il cui ricordo è ancor vivo nel
cuore degli spettatori di tutto il mondo, è stata infatti
narrata con garbo e lodevolmente interpretata da
Jocl Mac Crea.
CL AURINA CASASSA