

e due opere moderne, in prima audizione a Torino:
una suiti' di I Imdemith e la
Sinfonia semplice
di Benjamin
Britten. spiritose e gradevoli.
il giorno 13, inizio della stagione d operà al teatro
Lineo, nella gestione deli bine spettacoli e eoneerti.
con lo spettacoloso e pittoresco operone di Puccini e
l’appassionante gara di enigmistica tra la principessa
Turandot e il principe Calat. Buona concertazione del
maestro Angelo Questa, elementi di notevole valore
tra gli attori cantanti (le signore Turcano e Montanari,
il tenore Dalmonaco) buoni con preparati dal maestro
Enumero, e sfarzosissimo allestimento scenico. Segui,
nel corso del mese, l’operma gioiosa di Franco Cbisa
vola.
Il gobbo Jt l (Califfo,
che aveva avuto al suo primo
apparire — incredibile a dirsi! — qualche risonanza
come un saggio di « opera futurista ». Si tratta di una
cosetta di sapore francese « tuie Ottocento», un'illu
strazione a colori per un semplice spunto di cronaca,
senza vere persone sceniche, nè caratteri, nè riflessi di
sentimento lirico. Al breve atto del (bisavola segui
una
Cavalleria rusticana
che segnò un trionfo per
quella intelligentissima artista che è Giulietta Sinno-
nato, e un buon saggio di concertazione pel maestro
Mario Braggio. Ultimo avvenimento teatrale del mese.
1111
Barbiere di Siviglia
messo su alla svelta, e affidato
alle trovate estemporanee del baritono Gino Bechi.
Nel campo della musica da camera, due gratuli
puristi, e. tra l’ uno e l'altro, un interessante saggio
di musiche per arpa o con arpa: questo strumento,
del pari adatto all esecuzione solistica quanto a rare
e preziose combinazioni toniche, dove funziona come
mezzo di amalgama e costituisce, per così dire, il tes
suto connettivo, tu protagonista di bel rilievo 111 un
concerto di Beatrice Bcrtola, virtuosa brillantissima e
interprete di molto gusto e sensibilità. Massimo pregio
del programma — col concorso del flautista CMenci
e del violista Arcidiacono — la sonata di Debussy.
I
pianisti di cui s'è detto — invitati entrambi dalla
Pro Cultura Femminile — furono Edwin Fischer e
Walter Cieseking. Il primo diede saggio della sua
possente vitalità artistica con la Sonata op. s di Brahms.
con pagine di Schumann (op. 12) e con la Sonata op. >X
di Cliopm. Il secondo, che da molti anni non sonava
a Torino, si riaffermò interprete fantasioso e quadrato,
delicato e possente nella Sonata op. 109 di Beethoven
e nei
Da"idsl»hiJler
di Schumann; e soprattutto ecce
zionale evocatore di immagini,
i.eltotale superamento
del fatto sonoro e meccanico, coll’esecuzione integrale
del secondo libro dei
l ’rcliuli
di Debussy.
MICHELE I F.SSONA
Dopo una fortunata sene di rappresentazioni della
Compagina di Gilberto Govi durante le quali sono
state riprese con grande successo le piìi note com
medie di repertorio del simpatico ed arguto attore
ritornato al teatro dopo 1111 lungo periodo d’assenza
dedicato, per la maggior parte, al cinematografo, il
mese di maggio ha avuto il suo «pezzo torte»: 1111
« a solo » di tale importanza artistica e mondana da
portarlo, di colpo, al pruno posto nella graduatoria
della stagione teatrale torinese.
Associate al glorioso nome di Molière le rappre
sentazioni straordinarie di Louis Ji uvet che ritorna
al pubblico italiano dopo is anni. 11011 potevano in
fatti non assumere l’importanza di 1111 vero avveni
mento teatrale: l'enorme pubblico che ha affollato il
• Cangnano » ad ambedue gli spettacoli di
L'ccole Jes
femmes,
conferma l'entusiasmo col quale tale avveni
mento era atteso.
Arioso, pervaso di estrosità e d’arte finissima, il
gioco scenico su cui si svolge l’azione del
L'école,
continua .ancor oggi ad avvincere dalla prima all'ul
tima battuta con la spontaneità e la perfezione della
sua struttura, elementi dai quali l’arte di Jouvet sa
trarre.accenti, effetti e sfumature veramente mirabili:
sorpresa, ira. sospetto e collera, le gamme emotive iti
cui passa la morbosa gelosia di Arnolfo, sono state in
tatti rese dal grande attore con una perfezione di stile,
una sinteticità ed una comicità moheresca così perfette
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