

in i»ucrr.i. si notò un nuovo fervore ili produzione.
Tutte le Case produttrici aprirono 1 battenti e si pro
dussero tilnis in numero considerevole. L Ambrosio
mise in scena, tra I altro.
L i tuivc
di D Annunzio e la
Pasquali
L
T'brco
«
rr.?//r*
. mentre l’ itala, interprete la
l’ ina Menichelli. produsse il film
II luoco.
h chi potrebbe
dimenticare il grandioso film eseguito da questa ul
tima ( ’asa, su soggetto di (ìabnclc I) Annunzio.
C,ihiri,i ■
Il
risveglio cinematografico nato durante il periodo
bellici' dell’ Italia fece fiorire quella che si chiamò* cine
matografia alla macchia » o anche «cinematografia di
contrabbando ».
I
fìlins che ne uscirono, inscenati con mezzi guitti,
diretti ed interpretati da gente incompetente, getta
rono il discredito sulla cinematografia italiana. Molti
di questi fìlms ebbero la loro prima visione in locali
di quarta visione e non riuscirono, per fortuna, a
varcare i confini d’Italia.
Quando la tirando guerra venne al suo epilogo
coi diversi trattati di pace e conseguenti trattati com
merciali. l’ America del Nord gettò sul mercato eu
ropeo una ftwjjcriV di films che si attestarono per la
loro grandiosità di messa in scena, per l'interpreta
zione di artisti scelti fra i migliori di tutto il
mondo.
Le migliori Case di produzione cinematografica
italiane dovettero chiudere 1 loro battenti, e prime fra
tutte le Case torinesi che pure avevano portato la
nostra cinematografia alle più insperate altezze.
Cosi tristemente si chiude la storia della cinemato
grafia torinese, di quella « petulante figlia della lan
terna magica •, secondo l’espressione gozzaniana, 111.1
che pure era entrata risolutamente e che si manteneva
non ultima nel campo delle arti belle.
Il
perchè del successivo crollo della cinem atografia
torinese' lo esam ineremo un ’altra volta in un articolo
speciale.
r e n z o
c h io s s o
a
1
1
1
1
Enrico («entelli
Tullio Carminati
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