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30 - Appello di G iulia Molino Colombini alle donne

torinesi perché offrano i monili alla patria e preparino

bende e fasce per i feriti dell 'esercito.

Ris. ,

30-3;

Op.,

1-4.

31

-

Invito anonimo del clero torinese a pregare per

la vittoria del Piemonte (l 'arcivescovo

è

partito da due

giorni). Alle ore 18, nella chiesa della Missione, inizia un

triduo solenne, cui sono invitati i torinesi.

01'., 31-3.

- Si progetta l'installazione di una linea telegrafica

da Superga ad Alessandria.

RiJ"., 31-3.

- Alla era illuminazione delle case degli israeliti per

festeggiare l'emancipazione.

Op.,

1-4.

- Parte per Milano, quale rappresentante sardo pres–

so il Governo prowisorio lombardo, il colonnello Gia–

como Durando, direttore dell'«Opinione». Lo sostitui–

sce nella direzione Massimo COl-dero di Montezemolo.

Op.,3 1-3.

APRILE

1 -

Si invita la polizia a in tensificare la vigilanza: in

città si notano parecchi «scappati di galera», un numero

insolito di «faccie sconosciute», e molti di loro «ozianti,

sguardanti» si trovano «nei quartieri appartati».

RiJ"., 1-4.

2 - Appello di un abbonato affinché i giornali si pos–

sano leggere «in pubblico» e «si tengano affissi onde

ognuno possa averne visione».

RiJ".,

2-4.

3 - TI Comune ha alzato al5 per cento l'interesse dei

depositi nella Cassa di Risparmio.

Ris.,

3-4.

4 - Vari membri dell'Associazione Agraria fondano,

presso le sale della medesima, un club politico per

influire sulle prossime elezioni politiche. Presidente il

cavalier Bertini.

Op.,

5-4.

5 - Indirizzo di ringraziamento del Comitato Israeli–

tico di Torino ai giornalisti.

Ris. ,

5-4;

M. ill.,

8-4.

6 -

È

pubblicata la legge sulla libertà di stampa, pro–

mulgata il 26 marzo.

Op.,

7--1.

- Di giorno e alla sera avanzata, un numero crescen–

te di accattoni

~ira

per le vie, nelle piazze, nell'interno

della case, con domande insistenti di soccorso. Sono per

lo più forestieri, a detta del <<Risorgimento» capaci di

procurarsi <da vita col lavoro».

Ris. , 6-4.

7 - G li elettori dei collegi elettorali IV e V sono invi–

tati a riunirsi in due case private il 7 aprile per dar vita ai

rispettivi comitati elettorali. Sono previste regolari riu–

nioni ogni sera.

Op.,

5-4.

- Il Consiglio generale straordinario della città di

Torino vota un indirizzo «ai generosi fratelli della

Savoia».

Ris.,

10--1.

8 -

È

proposta l'erezione di un Banco azionale

intitolato Banco Carlo Alberto.

M.ill.,

8--1.

xx

- Alla sera il Comitato elettorale del V collegio deli–

bera, a grande maggioranza, che i candidati devono pre–

sentare la loro professione di fede politica, e all'unani–

mità che nessuna formula sia prescritta dalla presidenza

o da altri, «affinché i candidati più liberamente possano

manifestare le loro opinioni e gli elettori meglio possano

essere istruiti delle loro idee e convinzioni». Sono invita–

ti gli elettori a partecipare ogni sera alle riunioni succes–

sive per discutere e deliberare.

Op. ,

11-4.

lO

-

Giunge da Milano una staffetta che porta la

notizia della vittoria piemontese nello scontro del ponte

di Goito.

G.P.,

10-4.

- Aperte presso una tipografia privata le iscrizioni

dei militi della milizia nazionale che vogliano imparare il

maneggio delle armi .

G.P.,

10-4.

- È

formata una commissione per regolare la raccol–

ta dei soccorsi alle famiglie povere dei soldati al fronte;

le oblazioni sono raccolte presso i giornali «Il Risorgi–

mento», «La Concordia», «L'Opinione».

Op.,

11-4.

11 - Gli israeliti di Torino, anziché manifestare la

loro gioia con conviti e luminarie, dopo aver ringraziato

Dio con celebrazioni religiose offrono ai poveri di Tori–

no: 10.000 razioni di pane, 500 lire per le famiglie pove–

re dei soldati al fronte, 400 lire al Ricovero di Mendicità,

400 lire all'ospedale Cottolengo, 400 lire per gli israeliti

poveri, 150 all'ospedale dei valdesi.

Ris.,

11-4;

G.P.,

12-4.

12

-

A mezzanotte tra 1'11 e il 12 aprile e poi nella

mattina del 12 si diffonde la voce che una grossa banda,

proveniente dalla Francia, sia penetrata nelle valli di

Luserna con intenzioni ostili alla popolazione. Si teme il

ripetersi dell 'episodio della banda dei «voraces» a

Chambéry di una settimana prima. La notizia risulta

infondata.

G.P.,

11-4;

Op.,

12-4.

- Sulla torre più alta di Palazzo Madama, quella

della specola, compare «un semplice T di legno rivolto

verso le colline e la valle del Po», l'inizio dell'installazio–

ne del telegrafo desiderato. Molti torinesi osservano

dalla piazza Castello i lavori. .

Ris.,

14-4.

13 - Alla presenza di Carlo Alberto le truppe sarde

iniziano l'attacco alla fortezza di Peschiera, con cinque

ore di bombardamento. La guarnigione austriaca resiste.

- Il luogotenente generale del re, principe Eugenio

di Carignano, ha fregiato con la croce dell'Ordine dei

SS. Maurizio e Lazzaro il dottore Mollard di Chambéry,

che con straordinaria energia ha contribuito a ristabilire

l'ordine turbato dall'invasione dei «voraces» provenienti

dalla Francia.

G.P.,

13-4;

Ris.,

14-4.

15

-

Un decreto luogotenenziale ammette gli israeliti

regnicoli alla leva militare,

Op.,

19-4;

Ris. ,

19-4.

- Il clero torinese desidera introdurre una «nuova

foggia di vestire»: un cappello rotondo alla borghese

invece del cappello triangolare, e un paio di calzoni,

come nel Lombardo-Veneto e in Francia, invece delle

calze corte.

Ris.,

15-4,22-4.

19

-

Alla testa delle brigate Aosta e Casale, di un