

FRANCESCO GONIN, DEMETRIO FESTA,
Collana d'illustri piemontesi
(dal basso, verso sinistra): Carlo Matteo
Capello, anatomista, botanico, matematico; Giuseppe Grassi, letterato; Luigi Rolando, clinico e anatomista;
Gian Giulio Sineo, sacerdote filantropo; Gian Francesco Napione, letterato; Andrea Bonelli, zoologo; Giovan
Battista Balbis, botanico; Giacomo Barovero, chirurgo. Litografia, 1832 (ASCT,
Collezione Simeom,
D 1319).
ficazione di Abraham Werner, Borson provvederà ad arricchire notevolmente le colle–
zioni con ricerche personali sulle Alpi piemontesi e nella Francia meridionale, e attra–
verso scambi e acquisti all'estero. Si rese quindi necessario un riordino, anche alla luce
dei progressi compiuti dalla mineralogia e dalle scienze affini, che 1'abate svolse secon–
do
il
metodo proposto da Alexandre Brongniart. Raccoglitore di fossili oltre che di
minerali, Borson pubblicò negli anni venti e trenta importanti studi paleontologici sul
Terziario piemontese, curando
il
confronto con segnalazioni di autori esteri e inviando
disegni e modelli al grande Georges Cuvier.
.
Dire~tamente
da un biennio di perfezionamento presso
il
Museum d'histoire natu–
relle, 1'Ecole des mines e la Sorbona, ritornava a Torino nel 1828 Angelo Sismonda,
assistente e poi successore di Borson alla cattedra di Mineralogia e al Museo di scienze
naturali.
il
rapporto con la scienza d'oltralpe caratterizzò tutta 1'attività di Sismonda:
allievo di Brongniart, Elie de Beaumont, Louis Thénard, in stretta collaborazione con
i geologi alpini francesi, svizzeri e inglesi, quali Charles Lyell e Bernhard Studer, sia
attraverso una fitta corrispondenza scientifica sia in virtù degli scambi di visite e dei
viaggi di studio compiuti insieme, egli dovette al costante incoraggiamento dei suoi
contatti parigini - in particolare di Beaumont, che accompagnò in numerose escursio-
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