

WATT,
Giovanni Cavalli luogotenente genera–
le comandante generale dell'Accademia milita–
re .
Litog rafia , s.d. (ASCT,
Collezione
Simeom,
D 1022).
anche durante le faticose e delicate missioni compiute all'estero, oppure nella riorga–
nizzazione e gestione della fonderia torinese, che proprio sotto la sua guida passò da
impianto di modeste dimensioni a stabilimento di prim'ordine.
Inoltre va del tutto ridimensionata l'idea di un genio solitario e incompreso: Cavalli
era in continuo contatto con colleghi e imprenditori esteri, con i quali discuteva i risul–
tati delle proprie esperienze. Esemplare in questo senso è la vicenda delle artiglierie a
retrocarica: le difficoltà incontrate nel far passare le proprie idee presso il ministero
della Guerra torinese lo indussero a commissionare un cannone di prova alle fonderie
di Àker, in Svezia, di proprietà del barone Martin von Wahrendorf, uno dei più
importanti tecnici dell' artiglieria europea del tempo. I rapporti fra i due continuarono
anche negli anni successivi. Nel
1841,
ad esempio, Wahrendorf scriveva a Cavalli per
informarlo di aver proseguito anch'egli i propri esperimenti con i cannoni a retrocari–
ca e con esito lusinghiero, tanto che era già riuscito a piazzarne alcuni esemplari in
Francia, in Inghilterra, in Russia, e persino nei lontani Stati Uniti. Ma non tutti i pro–
blemi erano stati risolti, e infatti Wahrendorf chiedeva al capitano piemontese di
inviargli i disegni dell'otturatore di sua concezione, promettendo in cambio i disegni
del proprio
'o.
I due si sarebbero poi conosciuti personalmente qualche anno più tardi,
nel
1846,
allorché Cavalli venne inviato in Svezia per curare l'esecuzione di una com–
messa di una sessantina di artiglierie in ghisa: di queste, venti furono realizzate secon–
do
il
suo sistema a retrocarica. Ma i nuovi colloqui con l'imprenditore scandinavo por–
tarono a un ulteriore progresso, e cioè l'adozione della rigatura: le prove, eseguite con
alcuni pezzi messi a disposizione dallo stesso Wahrendorf e modificati con una mac–
china ideata dal nobile svedese, diedero ottimi risultati, e ciò indusse Cavalli a chiede–
re al ministero l'immediata adozione della rigatura, ottenuta in modo sorprendente–
mente tempestivo
I l.
lO
AST, MA, casella 248,
Corrispondenza tra
il
barone
di Wahrendorf ed
il
capitano Cavalli riguardante
il
cannone
che si carica dalla culatta,
lettera di Wahrendorf a Cavalli,
300
29 settembre 1841 da Àker.
Il
Disposizione sovrana che approva che le bocche da
fuoco caricantesi dalla culatta, abbiano l'anima rigata (25