

[AGOSTINO LAURO] ,
Piazza Carli–
na,
ovvero Carlo Emanuele II,
con
il
mercato del vino, e
Piazza
d'Italia ,
ora della Repubblica ,
all'imbocco dell'attuale via Mila–
no. Incisioni in rame, in
Album
di piccole vedute di Torino e del
Piemonte,
circa 1831 (ASCT,
Col–
lezione Simeom,
C 4693).
viso e Moncenisio, nonché nell 'intitolazione all'Italia - priva tuttavia di significati
reconditi e di aspirazioni patriottiche - della contrada e della piazza tendenti al nord–
est della penisola. La storia e l'encomio erano riposti nel solo familiare nomignolo di
«Carlina», attribuito alla piazza del secondo ampliamento in omaggio al duca Carlo
Emanuele II, personaggio non certo tra i più rappresentativi della dinastia; dei pie–
montesi, che avevano «in diverse carriere illustrata la patria», erano ricordati soltanto
Gian Francesco Bellezia, «antico sindaco della città, che si espose in tempo della
peste», e Giambattista Bogino, «antico ministro del re Carlo Emanuele III»: vale a
dire i due poteri, il Municipio e lo Stato, la comunità (dolente) e la sovranità. Nessuna
concessione era fatta agli altri nomi, di Alfieri, Lagrange, Micca, Saluzzo e Vallesa,
proposti nell 'agosto 1814 dalla menzionata deputazione decurionale
13 •
Nel 1841 , allorché
il
termine «contrada» fu sostituito con quello di <<via», i criteri di
«nomenclatura» delle nuove arterie aperte in conseguenza dell'«ultimo dilatamento
della capitale» non si discostarono dai precedenti: ancora una volta si impose la pre–
gnanza dell 'oggetto, sicché ai vecchi elenchi si aggiunsero i toponimi della Cavalleriz–
za, delle Ghiacciaie, di San Martino, Lungo Po, del Baluardo. L'unica eccezione fu
riservata a piazza Maria Teresa, intitolata alla buona regina
14 :
non si trattava tuttavia
del primo omaggio alla dinastia regnante, che nelle nuove piazze, Emanuele Filiberto,
Vittorio Emanuele I , Carlo Felice, già aveva
il
suo «pantheon a cielo aperto»15.
Non tanto dalla smania di cambiare la semplice, rassicurante, poetica toponomasti–
ca torinese, quanto dal desiderio di glorificare e proiettare nell'immortalità i grandi
della patria, scaturÌ nel fatidico 1848 il progetto premonitore di futuri grandi muta-
IJ
Si veda
sI/pro
la nota 8.
particolare, la tabella 1:
Ubicozioni delle vie. Nomi applicati.
14
ASCT,
Ragionerie,
1841, voI. 53 , pp. 799-803 e,
in
15
F.
Rosso,
op.
cit.,
p. 82.
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