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Concerto per la nascita di un principe

[Umberto

1]

nella sala dell'Accademia filodrammatica ,

ora Teatro

Gobetti. Incisione anonima, in «L'Illustration», lO agosto 1844, p. 384 (Torino, Biblioteca Civica).

Il pubblico medio-basso, che veniva trascurato dalle scelte di repertorio della Corte

sabauda, si rivolgeva invece ai teatri minori, dove si rappresentavano opere buffe,

commedie, farse , spettacoli di burattini e la cosiddetta arte varia: accademie di presti–

gio, ginnastica equestre, esibizioni di funamboli , piuttosto che spettacoli ottici ed

esperimenti pseudo-scientifici.

Il Sutera (ex Gallo-Ughetti) in via Po 24, ricostruito nel 1828 da Giuseppe Talucchi

dopo un incendio, ospitava opere buffe, prosa e

vaudevilles,

ma anche il diorama, con

rappresentazioni panoramiche in cui «i laghi della Svizzera, le capitali della Russia e

dell'Italia, i deserti dell'Asia, le spiagge dell'America sono così efficacemente, così viva–

mente rappresentate, che, a chi le osserva, sembra

di

abitarle»36.

Il Teatro Gianduja (in precedenza noto come San Rocco)

di

Giovanni Battista Sales,

in via San Francesco d 'Assisi 2, continuava a rivaleggiare con il vicino Teatro San Mar–

tiniano, aperto dalla famiglia Lupi all'angolo delle vie San Francesco d'Assisi e Berto–

la. Per il 1848 non si conoscono gli argomenti delle «recite con marionette» annuncia–

te nei tamburini della «Gazzetta Piemontese», ma solo i titoli dei balli che riproduce–

vano in miniatura quelli allestiti al Regio (il

Kardinuto

al Gianduja e

La lampada mera–

vigliosa

al San Martiniano) ; è però possibile che anche in questi teatrini frequentati da

un pubblico non solo popolare venissero evocati gli avvenimenti più recenti, come

accadrà

l'anno

seguente con

La battaglia di Goito,

messa in scena al San Martiniano

con 160 marionette in uniforme sarda e austriaca

37 .

Il Gerbino, un teatro

di

duemila posti con tre gallerie e platea eretto nel 1838 all'in–

crocio delle attuali via Plana e via Maria Vittoria, ospitò nei primi mesi del 1848 la

Compagnia equestre dei fratelli Guillaume e in seguito la compagnia drammatica

diretta da Carlo Mancini: in aprile andarono in scena «Masaniello, e Radetzki vestito

da pagliaccio duellante con un prode Lombardo»38 e in autunno vennero rappresentati

36

Nuovo diorama in Torino,

in < Messaggiere Torine–

se», a. XVI, n. 58, 19 luglio 1848, p. 252.

J7

Si veda

L.

TAMBURINI,

I teatri di Torino. Storie e

50

cronache

cir.,

p.

127.

38

LUIGI OCCONI,

Teatri,

in «Il Mondo illustrato», a.

II, n. 13 , 1 aprile 1848, p . 208.