

Per una certa parte, dunque, le manifestazioni del 1847 possono essere riallacciate a
un prestabilito disegno. Ma ora la mente direttiva era individuabile
in
un onnipresente
Roberto d 'Azeglio; e proprio Roberto d'Azeglio firmò nel 1848 una relazione rivelatri–
ce di qualche difformità tra la situazione reale e il ritratto ufficiale emergente dalle
pagine dei giornali e dalle vignette ebdomadarie. Il rendiconto della «Commissione
temporanea di Beneficenza» è intitolato:
Beneficenza cittadina per le Rzforme concesse
dal Re Carlo Alberto
il
29
ottobre
1847
onde la pubblica esultanza di tali giorni si span–
desse anche a sollievo della Classe Indigente
'4 .
La quale - sembra di leggere tra le righe
- non avendo tratto dalle riforme alcun vantaggio non avrebbe avuto motivo di unirsi
alla «pubblica esultanza». La posizione di Roberto d'Azeglio, animatore e presidente
della «Commissione», può sembrare paternalista ma era fondata sulla coscienza del
distacco tra gli «indigenti» - che non erano pochi, a quanto risulta dal numero dei sus–
sidi distribuiti - e i sostenitori delle riforme, cioè gli intellettuali, le minoranze colte, la
borghesia professionale, commerciale e artigiana. Furono questi gruppi, soprattutto, a
festeggiare: al banchetto patriottico degli studenti, «caldi di patrio entusiasmo» segui–
rono quelli «del Commercio di Torino» (29 dicembre 1847); della «Unione dei Car–
rozzai» (16 gennaio 1848); degli «Artisti» (25 gennaio)15. Erano manifestazioni rassicu–
ranti, occasioni per discorsi che erano vere e proprie dichiarazioni di lealismo e di
consenso al sovrano. I nomi più noti si trovano tra gli artisti, da Carlotta Marchionni a
Giuseppe Borghi, Gualfardo Bercanovich, Federico Blachier, Barnaba Panizza, Virgi-
FELICE CERRUTI,
Banchetto patriottico degli studenti.
Incisione in legno, in
«li
Mondo illustrato», a.
I,
n. 52,
27 dicembre 1847, p. 820 (Torino, Biblioteca Civica).
14
Opuscolo senza indicazioni tipografiche, ma Tori–
no, 1848 (ASCT,
Collezione Simeom,
C 12218).
15
Raccolta dei discorsi pronunziati al banchetto nazio–
nale dato dal Commercio di Torino il
29
dicembre 1847,
Torino, Giuseppe Pomba, 1848 (ASCT,
Collezione
Simeom,
C
2561);
In occasione del pranzo dato dall'unione
58
de' Carrozzai
il
16
gennaio
1848
(Ibid. ,
C 5679, estratto
dal numero 18 del giornale «La Concordia» del 1848);
Il
banchetto patriottico dato nel salone della Rocca addì 25
gennaio
1848
dagli artisti per fest eggia re le riforme
novelle,
Torino, Tipografia Zecchi e Bona, 1848
(Ibid. ,
C
~563).