

La sera dell'8 febbraio Carlo Alberto aveva «raccomandato la calma» e
nell'Ordine
da tenersi
L..]
a firma di Roberto d 'Azeglio si «invitano tutti i Cittadini a contribuire
in ogni miglior modo per mantenere l'ordine pubblico, il quale sarà il maggior decoro
della Festa». Il
22
febbraio era stata sorteggiata la sequenza in cui sarebbero sfilate le
corporazioni, con alla testa «per acclamazione» i valdesi
24 .
La «Riunione generale» dei
«Cittadini» che dovevano confluire alla Gran Madre, quindi «terminata la Sacra Fun–
zione» inoltrarsi «per la via di Po in Piazza Castello», sfilare «sotto la Loggia Reale» e
qui «prestar omaggio» al Re fu organizzata con stile militare. Si formarono dei «Drap–
pelli composti di due file di 10 uomini ciascuno»; il complesso dei drappelli costituiva
la «Falange». «Per evitare
il
disordine [. .. ] Donne e Ragazzi» dovevano stare in
«Drappelli a parte». In formazione separata dovevano «raccogliersi» anche i «Cittadi–
ni vestiti alla foggia italiana». Per partecipare alla sfilata v'era una sola condizione:
«avere
il
petto fregiato della coccarda azzurra»; in genere tutte «le Bandiere» doveva–
no «essere Nazionali e le Coccarde Azzurre». Queste prescrizioni si conformavano,
chiaramente, al volere sovrano.
Tutte le testimonianze concordano nell'affermare che la manifestazione ebbe esito
felicissimo . Superò ogni previsione l'affluenza della folla, stimata nel numero veramen–
te enorme di cinquantamila persone con diecimila bandiere. Vi furono momenti di
intensa commozione, in particolare al passaggio dei valdesi e durante la silenziosa sfi–
lata degli esuli lombardi, vestiti a lutto. Ma «il maggior successo» spettò a un apparato
che non era descritto nei programmi ufficiali. I fuochi erano stati tirati, l'inno naziona–
le cantato, la folla stava per disperdersi quando «il Carroccio [... ] comparve in piazza
Vittorio
25 •
Preceduto da una fila di giovani a cavallo, vestiti all'italiana, il Carroccio
procedeva tirato da tre paia di buoi. Sul carro si elevava una gran croce, al fusto della
quale erano attaccate la bandiera sabauda ed una campana, che un uomo, vestito da
Illuminazione della via di Po col popolo che acclama
il
passaggio del Carroccio la sera del
27
febbraio
1848. Inci–
sione in legno anonima, in «Il Mondo illustrato», a. II, n. 9,4 marzo 1848, p. 129 (Torino, Biblioteca Civica).
24
Festa costituzionale Delli
27
febbraio
1848.
Elenco
delle Corporazioni torinesi secondo i numeri ad essi asse–
gnati a sorte nell'adunanza generale delli
22
febbraio,
foglio volante (ASCT,
Collezione Simeom,
C 12611).
25
Vignetta con illuminazione della Gran Madre,
in
«Il
Mondo illustrato», a.
II,
n. 9, 4 marzo 1848, p. 133;
62
vignetta con l'illuminazione della Contrada
di
Po e
il
Car–
roccio,
ibid.,
p. 134 (PEYROT 1965, 500/5 e 500/3). Fu
ripubblicata la
Veduta della Gran Madre di Dio nel27 feb–
braio
1848
in
«Museo Scientifico, letterario ed artistico»,
a. X, n. 45, 11 novembre 1848 (ASCT,
Collezione Si–
meom,
C
7730).