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delle truppe conquistatrici del castello: all’ipotesi romantica si potrebbe

aggiungere che i latori ne fossero i bovari. Più ragionevole è pensare che

sia stata risonanza torinese di una fausta notizia, che ha destato indub-

bia gioia: risonanza pronta, poiché pochi giorni intercorrono tra l’avve-

nimento del 29 ottobre e la seduta del consiglio del 7 novembre, al cui

verbale lo scritto fa seguito, o al più, come ultimo termine, l’11, il cui

verbale immediatamente segue. È da escludere un inserimento posterio-

re, poiché nella redazione di una sequela di documenti ufficiali non si la-

sciava certamente bianca un’intera pagina. L’autore resta celato.

Il ritmo potrà dunque dirsi di Pancalieri per l’argomento, ma è rigo-

rosamente di Torino per la sede documentaria: è legittimo ritenere che

anche la veste linguistica sia torinese. Finalmente di tale uso linguistico

volgare è possibile un’analisi diretta.

In rapida sintesi i tratti caratteristici appaiono questi:

1) caduta delle vocali finali non accentate, ad eccezione di

-a

(

fon-

tana

,

bauzana

, ecc.) e di

-e

del femminile plurale (

tute

,

arme

, ecc.),

che può anche diventare

-y

subito dopo vocale accentata (

mal-

vestày

); inoltre si conserva una vocale finale atona di appoggio

nelle parole che in latino sono sdrucciole (

princi

da

príncipem

;

darmage

da

damnáticum

;

corage

da

coráticum

) e dopo gruppi con-

sonantici (

quatre

,

dintre

,

ottovre

);

mille

nella data si può consi-

derare un latinismo;

2) esito

-er

del suffisso latino -

arius

(

fronter

), al femminile

-era

(

ban-

dera

);

3) riduzione delle consonanti doppie, primarie e secondarie, a sem-

plici (

tute

,

quatre

, ecc., però

ottovre

);

4) dileguo della

-t-

e della -

d-

intervocaliche (participi passati:

fermà

,

cambià

, ecc.;

rendù

,

metù

; e

pe

,

criant

);

5)

-v-

da -

b-

(inconsuetamente anche in

ottovre

);

6)

u

da

l

davanti a

t

(

aute

) e a sibilante (

bauzana

);

7)

r

da

l

davanti a

f

(

verfa

);

8)

v-

da

w-

germanico, invece che

gu-

(ancora in

verfa

);

9) assordimento di consonanti sonore divenute finali (

unt

da

unde

;

nof

da

novem

);

10) terminazione in

-a

di avverbi (

sussa

come

circa

);

11) plurali maschili con anticipo di

i

(

tuyt

) o variazione metafoneti-

ca di vocale tonica (

chigl

mentre il singolare è

chel

);

12) articolo maschile singolare

lo

(

lo castel

;

lo princi

;

lo mercol

);

13) pronome personale di 3ª soggetto

o

(

o gl’à

);

14) da segnalare la grafia

ou

per

o c

hiusa fino ad

u

.

Istruzione e cultura

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