

- Tracciamenti, strumen ti, misure, errori, tolleranze - Siste–
pendenza - Razionalizzazione ed organizzazione del cantiere
Negli schizzi si mi ra ad individuare il monumento qualitativamente in piante,
sezioni c facciate - Di fronte alla molteplicità di elementi che presenta una costru–
zionc an ch e modesta, si è costretti a scevcra r quelli che la individuano nel suo in sieme
dai tanti altri in cui l'idea di quell'insieme si presenta attuata. A tale individuazione
siamo an cor più portati nel quotare gli schizzi, dovendo la congerie delle misure sin–
gole ordinarsi in una quotazione gerarchica. Qu esto vaglio si richi ed e an che nel dise–
gnare in scala, ed è tanto più imperioso quanto minore è la scala, dovendosi espri–
mere l'idea architettonica in numero di segni via via minore.
Onde nell'eseguire tali tre op erazioni, inavvertitamente siamo indotti a risalire
dall'opera architettonica realizzata al pensiero iniziale che il suo architetto dovette
avere nell'accin gersi a svilupparla • Siamo allora avviati ad intuire il graduale svi –
luppar si di quel pensiero, unico modo per veramente intendere l'opera ch e ril eviamo.
Ma durante le tre op erazioni si ha anche un altro beneficio, di importanza capi–
tale per noi architetti. Poichè nel nostro vario spost arci per eseguire gli schizzi e le
mi surazioni siamo obbligati a guardare il monumento da moltissimi punti, dai quali
abitualmente non ci accade, ad av er così dei su oi volumi e spazi una esperienza con–
cre t a, la quale quando rileviamo le singole sue membrature divien e an ch e tattile :
così che poi nel tradurre gli schizzi quotati in dis egni in . iscala sent iamo con cretis–
simo il rapporto ch e c'è fra la realtà del monumento, fatto di spazi c volumi arric–
chit i dalla varietà di materiali, di colori e di luci, e quei disegni: esperienza di cui,
con processo inverso, poi ci varremo quando, nel con cepire le architetture nostre,
i di segni in iscala ci saranno di soste gno pcr rappresentarci con concretczza quali '
effetti produrrà la nostra opera ih rcaltà.
La comprensione dei sin goli monumenti raggiunta colla intuizione di come essi
si sono andati concependo,
è
nel Corso intcgrata dalla illustrazione dell'ambiente
fisico e spirituale nel quale si sono formatc le destinazioni singole ch c han portato
a cre arli.
E
poi ch è in quest'anno si rilevano in massima parte monumenti di Torino
del periodo barocco, si è illustrato l'ambiente fisico e politico-sociale di qu ell' età in
Pi emonte, lo sviluppo urbanistico della Città, ed i metodi costru ttivi e le strutture
allora adottati.
E
per ogni monumento si è incoraggiato un esame critico compre ndente i dati
storici ad esso attinenti, la illustrazione delle sue strutture , e la esposizione del suo
concepime nto corredata di schizzi sin te tici.
l rili evi vengono eseguit i su carta trasparente, in modo chc ne possano aver
copia sia gli alli evi che quanti siano ad essi interessati, - i proprietari degli stabili,
la
Sopraintendenza ai .Monumenti, gli studiosi di Ar chitettura. In tal modo l'allievo
sa di compiere un lavoro utile non solo a se stesso, ma anch e ad approfondire e diffon–
derc la conosc enza dell'architettura barocca piemontese, che va destando tanto inte–
resse an che fuori d'Italia.
ELEMENTI COSTRUTTIVI
(Prof. CESARE BAlRATI)
A vviamento alla progettazione esecutiva.
1.
l di segni di progetto - Sviluppo dcI progetto di massima - Progetto esec utivo
particolari - Unificazione - I numeri normali nell'edilizia - Serie di proporzioni, con –
venzioni.
2. Il cantiere edile
mazioni in piano ed in
e della còstruzione.
3. Movimenti di terra - Prove su i t erreni - Scavi - Sistemi di scav o - Scavi in
presenza d'acqua - Sistemi di con te nime n to.
4. Fondazioni - Sost egni, sottomur azioni - Fondazioni particolari - Fondazioni
in acqua - Pozzi - Palificazioni • Muri di sostegno • Canalizzazioni - Fogu ature
>
Fosse
settiche .
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