

18
Pennine. Però, mentre dalla valle dell'Arve si giunge al Piccolo
San Bernardo soltanto con un giro lungo, tortuoso ed accidentato,
l'accesso al Gran San Bernardo dalla valle del Rodano per Martigny
e la valle secondaria della Drame
è
diretto; perciò iì passo
è
sempre molto praticato malgrado non sia ancora carrozzabile (1).
Le strade, però. che sboccano nella valle di Aosta e quindi a
Ivrea, specialmente ora che il Piemonte non forma più uno Stato
a
sè,
più
che a Torino tendono a volgersi direttamente verso
Genova e verso Milano. Si
è
per questo che Torino non vede
troppo di buon occhio il progetto di un traforo del Monte Bianco
destinato a mettere iII più diretta comunicazione Aosta con
Ginevra
(2).
I passi attraverso le Alpi Marittime, sia per la loro natura,
sia per la concorrenza della più facile strada, che corre lungo la
costa ligure e provenzale. non ebbero, anche nei tempi passati,
che un'importanza locale.
Si può dunque concludere, che se tutti indistintamente i passi
delle Alpi occidentali hanno concorso allo sviluppo di Torino,
quelli
del Monginevro, del Cenisio e poi il traforo del
Fròjus
vi
ebbero una parte preponderantè, essendo i soli che sboccano in
quella valle di Susa che si apre nella pianura piemontese proprio
di fronte a Torino.
Più fortunata
è,
sotto qu esto rispetto, la posizisne di Milano,
verso la quale converge un numero ben maggiore che non verso
Torino di strade alpine, che i uniscono poi alla grande strada
che percorre in senso longitudinale la pianura padana da ovest
ad est. La convergenza a Torino di tutte le strade che, attraversano
le Alpi Piemontesi,
è
resa più difficile dalla presenza
delle
Colline
del Po, e dalla posizione di Torino a pochi chilometri di distanza
dal piede delle Alpi. Gli effetti di questo difetto della posizione
geografica di Torino non si fecero molto sentire sino a che questa
(I)
FISCHER
T.,
La penisola italiana,
p.
147
e
fi8.
(2) Cfr.
LAYINI
O.,
1"/'0
Cenisio,
Conferenza tenuta
il
14
maggio
1907
nel teatro • Seri be • di Torino.
REGIS
D.,
Proçeuo di una ferrovia
da
Torino a Mm'tigny,
Torino, Eredi Botta,
1905.
REGIS
D.,
Per la scelta
di
un progetto di ferrovia da Torino a Martigny
(Atti della Società lnge- .
gneri e Architetti di Torino,
1906); -
I valichi del Monte Bianco e del
G/'an S. Bernardo per Torino
(Ibid., 1907); -
La succursale l F1'éjuS
(lbid.,
190i); -
I
valichi del Piccolo San Bernardo e
il
valico del Mon–
cenisio
ecc. (lbid.,
1905).