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annoverarsi tra gli umidi. La media altezza dell'acqua che cade

durante l'anno sotto forma di pioggia e di neve si

è

835 mm.

I mesi più piovosi sono quelli di aprile e di giugno, viene poi

l'ottobre. La neve cade per solito in moderata quantità nei mesi

di dicembre e di gennaio, e più nel primo. I temporali sogliono

incominciare col cominciare della primavera, in marzo . In seguito

crescono progressimavente sino al giugno , nel qual mese si ha

il massimo di giorni ternporaleschi (media 8,7). Nel luglio la

diminuzione è breve (7,8); ma nei due mesi di autunno, cioè

di settembre e di ottobre, diviene' assai forte (2.9 e 0.7), più che

l'aumento dei mesi corrispondenti di primavera. Per la speciale

configur azione della valle del Po presso Torino, il vento ha quasi

sempre la direzione in N W o S E. La forza del vento è, in

generale, assai moderata.

Conchiudeudo, si può affermare che la nostra città, grazie

alla sua posizione, ha un clima propizio e salubre. Riparata da

tutte le parti dall'impeto delle grandi burrasche, non è torrnen–

tata

da improvvisi

da troppo forti sconcerti e cangiamenti

di stagione ; non sente di tr oppo il caldo,

n è

va soggetta a freddo

soverchio ; e l'azione dei ven ti che provengono dal mare vi rimane

mitigata per modo, che nè l'umidità,

u è

le pioggie o le nevi vi

sono copiose

oltr~

il bisogno (l ).

La fertilità del suolo

è

un altro elemento di cui bisogna

tenere molto conto nella ricerca delle cause, che hanno prodotto

od aiutato lo sviluppo di un centro abitato qualsiasi, e special–

mente di una cit tà che, per la speciale configurazione del paese

in cui sorge, si tr ova nella possibilità di attrarre e di concentrare

. in

s è

una parte della vita economica del paese stesso.

È

noto

che la pianura piemontese, cost ituita nella parte superiore di

suolo detritico gross olano, non gode certamente, nella sua mas–

sima parte, della meravigliosa fertilità della pianura lombarda.

Gli affiuenti del Po, che bagnano il nostro Piemonte, non hanno

(1) Sul clima di Torino, oltre i celebri lavori del Vassallì-Eandi (Mero.

della R.

Accad,

delle Scienze di Torino,

VoI. XVI XXIV).

cfr.

DENZA,

Torino

meteorologica

nell'opera

Torino.

1880, p. 711·746.

RIZZO

G. B.,

Il clima di

Torino

(Pubblicaz, del R. Osservatorio astronomico di Torino, N. II) 1893.

NACCA1I1

A.,

intorno alle anomalie termiche

dei

climt di Torino, Milano

e Venezia.

in Mem. della R. Accademia delle Scienze di Torino, II voI. 49

pago

223.

.