Table of Contents Table of Contents
Previous Page  22 / 52 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 22 / 52 Next Page
Page Background

20

di Torino; ma cessata nell'Italia quella particolare situazione

politica a cui dovevano la loro fortuna, decaddero e più non si

rialzarono. Torino, invece, non può andare soggetta a questi

sbalzi di fortuna,

perchè

essa non

è

una pianta d( serra, che

cresce e produce fiori e frutta solo quando un esperto giardiniere

la mantiene nelle volute condizioni di calore e di umidità; ma

è

una pianta robusta, che ha radici profonde e salde nel terreno,

sì che può sfidare serenamente i geli e le tempeste. Durante i

mesi invernali perde le foglie; ma appena

il

sole primaverile

scioglie le nevi, ecco che essa rivive con nuove foglie e nuovi

fiori, allargando le radici e i rami frondosi sopra più vasto terreno.

Quanto più i confini politici dello Stato sabaudo si allarghe–

ranno tanto maggiore sarà lo sviluppo di Torino, come vedremo

quanto prima; ma quando

il

regno di Sardegna lascierà il posto

al regno d'Italia, Torino per la sua eccentricità, sarà obbligata a

deporre la corona regale. accontentandosi di essere un grande

.centro commerciale e industriale, il centro naturale del Piemonte.

2.

-

SVILUPPO DI TORINO

Se i fattori geografici sono i più importanti per lo sviluppo

di una città, non bisogna però dimenticare i fattori storici; perchè,

come non basta per lo sviluppo di una pianta che essa si trovi

in un terreno fertile, ma occorrono pure determinate condizioni

di temperatura, di umidità, di luce, e, solo quando si verificano

queste condizioni favorevoli, la fertilità del terreno si rende mani–

festa nel rigoglio della pianta, così i fattori geografici si manifestano

in tutta la loro importanza solo quando il popolo, che abita la

città, si trova in determinate condizioni di

civiltà,

e queste

condizioni favorevoli si verificano pure nei paesi vicini.

A nulla vale, per esempio, che una città sia situata nel

punto d'incrocio di parecchie ed importanti vie di commercio,

se poi queste vie, per le ostili tà dei paesi vicini, non possono

servire al movimento commerciale. E che ciò sia vero, noi lo

vedremo subito, dando uno sguardo alle condizioni del Piemonte

e di Torino nelle diverse epoche storiche.