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così quel commercio fra l'Italia- e la Francia, di cui la Lombar–

dia e sopratutto il Piemonte, ten evano le 'chiavi torna a· rivivere

e a prosperare sempre più. Molte erano le strade che percorrevano

il Piemont e in qu esti t empi ;

-ma

la principale :era certamente'

quella che per Val Polcevera , il Giovo ·.e Val Scrivia, toccando

Alessandria, si dirigeva verso Torino e le Alpi.. A questa si in–

nestava ad Alessandria la strada ' che proveniva da Tortona,

recando il movimento commerciale della regione emiliana ed

anch e della Toscana.

.

Uscendo dal territorio di Asti, la

così

detta strada

di'

Genova

doveva attraversar e quello di Biandrate, per arrivare a Chieri

comune amico ed alleato di Asti, nella' lotta contro il Barbarossa

epoi cont ro i Signori di Biandrate. Da Chieri si procedeva verso

i monti per' due 'v ie, L'una, attraverso la collina, passava per la

stretta di Montosolo e metteva a Torino; l'altra portava a Testona,

passava il Po sopra il ponte' dei Templari, e si biforcava dirigen–

dosi da una parte direttamente su Rivoli, dall'altra , su Torino;

mentre un terzo tronco portava a Pinerolo . Si compr ende come

il Comune di Torino' dovesse fare ogni sforzo per indurre i mer–

cant i

a

passar e per la città, anzi chè procedere dir ettamente verso

Rivoli. Statuti .del secolo

XIV ,

ma che riproducono certamente

disposizioni più, antiche, stabilivano che tutti i carichi fii merci

proveni enti dalla Francia e transitanti per Torino , fossero poi

indirizzati per la

«

strada di Genova ) , o per la

«

strada di Lom–

bardia

» ,

dovessero entrare per porta Segusina ed us cire per una

delle alt re porte ; nello stesso modo le merci che giungevano

t

per ' stratam. astensem vel

perce llensem

che è quanto dire

per la ( strada di Genova • e per la (strada di Lombardia.

'ora accennate, entrassero per porta FibeLlona,

P~latina

o Nuova,

ma uscissero per porta Segusina (l ).

'

Questo passo degli St at ut i torinesi ci fa notò . tra l'altro, che

la via di Susa era percorsa an che dai mercanti, che dalla Lom–

bardia volevano recarsi in Francia, e che quindi nel medioevo

questa via era molto più frequentata' di quelle che mettevano–

capo alla ' valle di Aosta. Qnesta constatazione è per noi di ,

grande ·importanza.

. Non ' posso qui ricordare tutte le lotte che n.ella prima metà '

-del secolo

XIII

si combatterono in Piemonte per causa del possesso

(1)

Mon.Òhist,

pat.,

Leges m ùn,

I, 627.