Table of Contents Table of Contents
Previous Page  27 / 52 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 27 / 52 Next Page
Page Background

25

uniformi

J

(1). E qu asi ciò non bastasse si moltiplicarono i dazi,

i pedaggi, le tasse di mercati e di vendita ;

il

più feroce prote–

zionismo caratterizza l' epoca dei Comuni e delle Signorie.

Mi pr eme qui ri cordare un fatto sto rico che ebbe una grande

i nfluenza sull'avvenire di Torino, del Piemonte e dell'Italia

intera : l'a cqui sto della conte a di Aosta da parte di Umberto Bian-·

caman o e il matrimonio di Oddone di Savoia con Adelaide di

Torino pongono nelle mani di un a sola fami glia i vali chi del

Grande e del Piccolo San Bernardo e quello del Monceni sio, che

i ncomin cia ad essere più frequentato dai tempi di Lodovico il

Bonari o, il fondatore dell'Ospizi o del Monceni sio (2).

In questo modo il pas saggio delle Alpi venne ad essere di

molto facilitato; ma purtr oppo il commercio ebbe

il

in contrare osta–

coli gravissimi nella sottostante pianura piemontese, ove coll'inizio

del secolo

XII

l'evoluzione storica ci presenta ormai cost ituita la

poliarchia comunale. Come ben nota il Gabotto, nell'espansione ter–

ritoriale dei Comuni italiani non bisogna vedere solo una qu estione

di pane, ma una qu esti one ass ai più complessa di interessi conver–

genti e div ergenti. :« tra qu esti non ti ene per certo l'ultimo luogo

il vantaggio, e spesso il bisogn o imp erioso, dì" assicurare le vie

di commerc io di imp ortazi one di esportazione e di t rans ito colla

conquista dei punti , per così dir e strateg ici delle vie medesime (3).

Fiorivano in questo tempo le celebri fiere di Champagne a

cui non concorrevano solo mercanti di Firenze, di . Sieua, di

Milan o e di altre città della valle del Po (4); ma bensì ancora

di Genova e di qu ella parte della Lombardia, che allora appunto

in cominciava a denomi na rs i Piemont e, e specialm en te Asti e Alba:

( I)

CI BR A!UO,

Della Economia politica nel medioevo,

Tor ino, 1849, p. 9.

(2)

G ABOTTO,

L'abaz ia e il Comune di Pin erolo e la n'scossa sabauda

in Piemonte,

Bibl. della S ocietà Stori ca Subalpina, voI. I, Pinerolo. 1899,

pago 94.

(3)

GA BOTTO,

Le orioini signorili del Comun e,

in Boll. Stori co-biblio–

grafico Subalpino, VIII, Tor ino, 1892, p. 145. Per al tre not izie sulla storia

del commerc io in Piemont e cfr. lo st udio già citato del BARELLI,

Le vie

del commel'cio

ecc.,

p.

10 e segg. dell'estro

(4)

PITOU,

Les Lombards en Fra nce et à Paris,

P aris,

1891. -

SCHULTE,

Geschichte des Miltelalt erlicllen Handels und

Yerke hrs

zwischen Westd.eut–

schland und Itat ien mit Ausschluss von Venedig,

Leipzi g, 1900, L III.

-

~CHAUBE,

Han delsçeschichle der Romanisehen Volker des Mittelmeer–

gebiels bis zum Ende del' Kreuaziiçe,

Miinéhen, 1906, p.91 e speciamente

il

c.25 (Handel del' Itali ener mit dem mittle re n und ndrdl ichen Frankreich).