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più presto gli allievi fossero posti in gr ado di esercitare prati–
camente
il
comando. E le occasioni nelle quali gli allievi po–
tossero dar saggio dell'acqui stata abilità , come l'iviste, ispe–
zioni, ecc. er ano particolarmente ricercate.
È,
fra l'altre, a
ricordare la lunga e minut a visita che S. A.
R.
il
Principe di
Piemonte,
UMBERTO,
faceva all'Accademia il 7 di marzo accorn–
pagnat o dal Principe Amedeo. Essi si trattennero ad assistere a
tutte le istruzioni militari e ginna–
stiche, distribuirono poi i premi ai
gra duati, ai cifrati, ecc. e, nello
esprimere la loro grande soddisfa–
zione, richiesero al Comandante
l'indulto delle punizioni in corso.
Int anto
il
Ministero fin dal 22
marzo, ravvisando conveniente che
fossero anticipati gli esami di pr o–
mozione per gli allievi del 4° e 3°
anno, determin ava che essi princi–
piasser o nella seconda quindicina
d'april e e faceva per ciò restringere
gli insegnamenti delle mat erie meno
importanti. Il 23 apr ile . era no no–
minati sottotenenti nell'arti glieria e
nel genio gli allievi del 4° Corso, e
il
26 erano promossi nella fanteria
e nella cavalleria gli allievi del 3°
Corso armi di linea, e nell'Accade–
mia quelli del 3"Corso armi speciali.
Contempora neamente il maggior geo
ner ale Ignazio di Pettin engo era
destinato al comando della brigata Casale e il maggior generale
d'arti glieria cav. Pietro
ACTIS
veniva investito del comando
dell'Accademia.
Il generale Actis era nato a Castagnetta (Piemonte) nel 1709.
Entrato cadetto nel Corpo R. d'Arti glieria, vi salì fino al grado '
di colonnello, che raggiunse nel 1848. Nella campagna di guer ra
di quell'anno fu, dopo la pr esa di Peschi era, comandante d'al"
tiglieria in quella Piazza e quando per l'armistizio dovè esser e .